Gara difensiva perfetta del Benevento, che sale a quota 25 (lasciando a 24 lo Spezia) dopo lo 0-0 con la Roma, soffocata e spenta dalla squadra di Inzaghi nonostante mezzora di inferiorità numerica
Capolavoro Benevento. Per Inzaghi e i suoi ragazzi arriva un punto contro la Roma nonostante mezzora di inferiorità numerica, con gli ospiti all’assalto (4 punte inserite da Fonseca) e Glik espulso per doppia ammonizione. Dunque, è mancato il pilastro difensivo più importante. Nonostante ciò la Roma non ha mai avuto l’accelerazione giusta e non è quasi mai riuscita a rendersi pericolosa fino ai minuti di recupero, quando è successo un po’ di tutto. Al 93′ salvataggio sulla linea di Caldirola su colpo di testa di Pellegrini destinato ad entrare in rete, al 95′ rigore assegnato agli ospiti (fallo di Foulon su El Shaarawy) e poi tolto dalla Var per fuorigioco. Difensivamente i campani sono stati ineccepibili e sono riusciti a togliere il ritmo alla Roma: pochi tiri, pochi uno contro uno vinti, grande generosità per oltre un’ora di gioco di Lapadula e compagni.
La soddisfazione di Filippo Inzaghi ai microfoni di Sky Sport: “Siamo stati dei leoni. Sono orgoglioso, non abbiamo mai rischiato contro una Roma che mette dentro Dzeko, El Sharaawy, Pedro…In 11 contro 11 forse avremmo anche vinto. No, non ho visto il derby. Mi interessava la mia partita e basta. Se con la Roma non fai questa gara che abbiamo fatto prendi 5 gol. Abbiamo fatto bene anche le ripartenze. Al 12′ della ripresa siamo rimasti in 10 e sembrava andare tutto verso la direzione della sconfitta. Invece i ragazzi sono stati incredibili. Sarebbe stato ingiusto non portare a casa un risultato positivo dopo questa prestazione. Avevamo dimostrato già con Juve e Lazio che siamo in grado di fare partite del genere. Sì, con la Roma devi fare fatica, ma potevamo anche spuntarla noi nonostante dovessimo solo difenderci e basta”.
Continua Inzaghi: “I 10 punti di vantaggio sulla terzultima? Speravo che la squadra piano piano crescesse, molti giocatori non avevamo mai fatto la serie A. Lo spirito è quello giusto, vogliamo giocare quando si può e lo facciamo altrimenti in serie A non ti salvi…Avevamo preparato la giocata su Lapadula, abbiamo studiato la Roma e lo accompagnavamo nelle ripartenze. Avevo detto che si poteva fare l’impresa, ho avuto ragione. Volevo tenermi Sau e Insigne per vincerla, poi è andata come è andata. Accontentiamo di aver giocato così bene contro la Roma in 10 contro 11 per oltre mezzora“.
Leggi anche > Benevento-Roma 0-0: impresa dei campani. Tabellino, highlights e pagelle