Cagliari, Semplici: “Non mi inventerò nulla”

Il nuovo allenatore del Cagliari svela le sue intenzioni per le prime partite. Domani si gioca contro il fanalino di coda Crotone. Non si esclude lo schieramento di Pavoletti e Simeone in tandem.

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Leonardo Semplici al suo arrivo a Cagliari – meteoweek.com (Photo by Enrico Locci/Getty Images)

Prima partita ufficiale da allenatore del Cagliari per Leonardo Semplici. L’ex allenatore della Spal, esonerato dal club emiliano poco prima della fine della scorsa stagione, torna in sella e lo fa subito in una partita delicata. La formazione sarda dovrà affrontare il Crotone in un vero e proprio scontro salvezza tra squadre in crisi. I calabresi allenati da Giovanni Stroppa chiudono la classifica ma non sono lontani dai rossoblu, allenati dal successore in panchina di Eusebio Di Francesco. Dunque c’è subito un appuntamento da non fallire per Semplici al debutto a Cagliari.

Andiamo a leggere le dichiarazioni salienti rilasciate in conferenza stampa dal nuovo allenatore dei sardi.

Che Cagliari ha trovato – “Ho trovato una squadra col morale un po’ basso, come è normale che sia in questo momento. Il mio lavoro si è focalizzato più sull’aspetto psicologico che fisico, tecnico o tattico. Ho cercato di portare dei primi principi che voglio vedere già domani. Il tempo è poco, mi sembrava giusto non stravolgere più di tanto le conoscenze dei ragazzi e le metodologie di lavoro. Cerchiamo di far emergere le qualità di questi giocatori che tutti riconosciamo, ma che in questo periodo per una serie di situazioni non sono riusciti ad esprimere”.

Pavoletti-Simeone, attacco pesante – “Pavoletti e Simeone possono giocare insieme: bisognerà valutare giorno per giorno la loro adattabilità, ma negli anni ho alternato vari moduli, non ho preclusioni di nessun tipo. Cerco di creare le opportunità per esaltare le caratteristiche di ciascuno, all’inizio o a partita in corso. Tutti i giocatori li considero titolari, partono tutti alla pari, poi come è ovvio ci sarà chi giocherà di più, ma i cinque cambi sono una opportunità importante che mi permetterà di sfruttare la rosa a disposizione”.

La coabitazione delle punte con Joao Pedro – “Leonardo non lo scopriamo certo oggi. Cercherò di utilizzarlo in base alla sua condizione fisica, ma è un giocatore importante ora e per il futuro del Cagliari. La situazione dei 5 cambi è molto importante: per me tutti partono alla pari e i 5 cambi mi danno modo di sfruttare tutta la rosa a disposizione. Joao lo vedo attaccante, poi a seconda dei momenti può fare bene in altri ruoli: lo voglio vicino alla porta però, il gol è quello che gli riesce meglio. Dovremo essere bravi a noi a mettere in condizione gli attaccanti per avere più opportunità”.

Le condizioni di Nainggolan – “Radja è un elemento importante per questa squadra, sta migliorando la sua condizione. Mi auguro che il suo minutaggio migliori sempre più, magari già da Crotone. Radja giocherà in una posizione più arretrata, poi vedremo dove di preciso: deve essere messo in condizione di dare il massimo. I giocatori mi hanno dato tutti disponibilità, se fino oggi avevano dato 100 e non è bastato ora devono dare di più compreso il sottoscritto”.

La situazione del gruppo – “Ho parlato con tutti i ragazzi, sia singolarmente che per reparti, per capire l’origine di certe problematiche. Ho cercato di far comprendere che se in passato si aspettava sempre scattasse una scintilla da certe situazioni, dobbiamo pensare che la scintilla parte da noi, senza aspettarci regali da parte di nessuno. Abbiamo quindici partite importantissime, soltanto attraverso la prestazione di ciascuno, sia degli undici iniziali che quelle dei cinque cambi, possiamo determinare un risultato a nostro favore”.

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Che Crotone sarà? – “Il Crotone gioca da un paio di anni con lo stesso allenatore e propone la medesima idea di calcio. Una buona squadra, con calciatori di qualità, la classifica non è sincera nei suoi confronti. Sarà una partita difficile, come tutte quelle che ci aspettano. Alla loro organizzazione opporremo la nostra determinazione, la voglia di fare risultato, di buttare il cuore oltre l’ostacolo. Domani sarà la mia centesima panchina in Serie A, il mio auspicio è di poterne totalizzare tante altre”.

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Il ritorno in panchina – “Finora non avevo mai vissuto il calcio nel periodo covid, già fare quattro tamponi alla settimana è una novità per me. Giocare senza pubblico specialmente per una squadra come il Cagliari è difficile, mi auguro che si possa tornare presto alla normalità. C’è la voglia di raggiungere l’obiettivo e dimostrare le mie e le competenze dello staff per tirare fuori la squadra da questa posizione”.

Giocare per la Sardegna – “Giocare senza pubblico è di certo uno svantaggio per il Cagliari, so quanto sia importante l’apporto, il calore dei tifosi per questa squadra. Mi auguro che si possa tornare presto alla normalità, c’è voglia di raggiungere l’obiettivo della salvezza insieme. Questa è una maglia importante, rappresentiamo tutta una Regione, dobbiamo scendere in campo tenendo bene in mente le nostre responsabilità”.