Il pilota debuttante in MotoGP non vede l’ora di correre, dopo i primi test. Luca Marini ha parlato anche della sfida con Valentino Rossi: “Finalmente girerò con lui, sarà bello”.
La nouvelle vogue del motociclismo italiano finalmente si propone in tutto il suo fragore anche nella Top Class. La MotoGP, infatti, troverà ai nastri di partenza della prossima stagione alcuni nuovi piloti italiani. Tra questi spicca senza dubbio Luca Marini, uno dei più talentuosi nella nidiata del nostro Paese. Dopo aver fatto molto bene in Moto2 nel Team Sky patrocinato da Valentino Rossi, ora per lui è giunto il momento di passare sulla Ducati. Sarà ovviamente una moto del team clienti, ma è in ogni caso una bellissima emozione, anche per la sfida con il suo mentore.
Alla vigilia del debutto della nuova stagione, Luca Marini ha parlato proprio delle sue sensazioni. Si tratta naturalmente di un feeling positivo, in vista del debutto ufficiale: “Ho passato questi mesi a chiedermi come sarebbe stato, ma non c’è stato lo choc della prima volta: i primi giri entrambe le moto avevano un problema e il motore non spingeva al 100%. Così, quando sono tornato al box e tutti mi hanno chiesto le mie sensazioni, è stato divertente vedere le facce quando ho risposto che era normale. Ma poi, una volta sistemate le moto, ho fatto dei bei giri”.
Come detto, Marini ha già guidato la sua nuova moto. Ci è voluto un po’ di tempo per adattarsi, ma giro dopo giro le cose sono andate meglio: “Mi aspettavo molto peggio, invece ho scoperto una bella moto, che si guida bene. Mi è piaciuta la sensazione, l’elettronica, soprattutto fa paura, bisogna fidarsi, aprire il gas decisi e a questo noi ragazzi che veniamo dalla Moto2 non siamo ancora abituati. Credo che sia per questo che Martin è caduto. Soprattutto in uscita di curva bisogna farci la mano, più ti appoggi, apri e ti fidi, e più stai lì. È quando provi a gestire tu che diventa più complicato”.
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Uno degli aspetti sui quali si è soffermato l’azzurro è sicuramente la differenza nella gestione delle frenate. Con una moto più grossa e potente è necessario adeguarsi, ma per il momento non sembrano esserci problemi. Anche perchè il talento alla guida non gli manca di certo: “È la cosa che mi ha impressionato di più. I dischi in carbonio sono qualcosa di diverso da quello che ho usato in tutta la mia vita. La sensazione e il modo di impiego sono completamente nuovi per me, devo dire che è dove ho faticato di più. Il modo in cui uso la leva anteriore, poi, non è quello giusto, dovrò adattarmi”.
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Ma cosa dovrà fare Luca Marini per migliorare in vista del debutto? Lo spiega lui stesso: “Devo lavorare soprattutto sulla posizione in sella, in particolar modo a centrocurva non mi sento naturale, vorrei una sella più alta e proverò un altro serbatoio, anche l’angolo del ginocchio non è ottimale. La cosa che mi dispiace di più è il non avere avuto nel box due dei miei meccanici, che sono risultati positivi al tampone fatto all’arrivo: speriamo sia un falso positivo. E poi l’aver fatto pochi giri per i problemi iniziali. Ma è stato bello vedere nel box tutti gli uomini Ducati e parlare a lungo con Gigi Dall’Igna. Sono felice di come abbiamo iniziato, poi finalmente girerò con Valentino. Bello”.