Il Sassuolo è stato sconfitto dall’Udinese nella 26a giornata di Serie A. I neroverdi non sono riusciti a reagire di fronte alla rete di Llorente e, nel finale, Pereyra ha chiuso la gara. Il tecnico Roberto De Zerbi ha commentato la prestazione della sua squadra al termine del match.
La ventiseiesima giornata del campionato di Serie A non ha regalato gioie al Sassuolo. La squadra di Roberto De Zerbi, dopo il pari contro il Napoli del turno infrasettimanale, è caduta in casa dell’Udinese. I neroverdi non sono riusciti a ribaltare il risultato a fronte della rete messa a segno alla fine del primo tempo da Llorente. Pochi spunti da parte degli ospiti, sostanzialmente mai pericolosi e carenti in fase difensiva. Nei minuti di recupero è poi arrivato il gol di Pereyra che ha definitivamente chiuso il match. Gli emiliani dunque restano a quota 36 al nono posto della classifica. La zona Europa League è ormai lontana.
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De Zerbi al termine del match
Roberto De Zerbi, intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine del match, ha commentato la deludente prestazione della sua squadra: “E’ stata una partita simile alle altre, non ho ancora parlato ai giocatori e non voglio andare oltre. Mi dà fastidio la partita di oggi, tutto il gioco è finalizzato per poi andare a calciare ma non ci siamo mai presi la responsabilità di calciare oltre Berardi. Con Traoré e Raspadori potevano farlo per le loro qualità, nella ripresa abbiamo spinto un po’ di più. Nel primo tempo la posizione di Maxime Lopez era alle spalle di Arslan e lo abbiamo trovato ma poi non abbiamo rischiato la giocata, abbiamo fatto troppo poco. Nel secondo siamo stati più arrembanti ma non è andata“.
E sulle aspettative forse troppo alte verso il Sassuolo: “Credo la cosa opposta, ci sono mancati giocatori determinanti e nel mese di gennaio ci siamo staccati troppo dalle prime sette e siamo in una posizione di classifica dove rischi di stare nel limbo venendo ad Udine e non mettere tutto quello che avresti potuto. Adesso ci manca vincere due-tre partite per rivedere l’obiettivo che c’era all’inizio“. Probabilmente serviva un attaccante a rinforzo della squadra a gennaio: “Sicuramente Scamacca sarebbe stato una variabile importante per noi. Se valutiamo questa partita capita di trovare queste squadre così, una squadra che si difende così è portata ad essere più cattiva ma anche noi dobbiamo essere più cattivi. Non deve essere chi si difende ad essere più cattivo, anche l’attaccante è cattivo e non solo chi entra in scivolata“.
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Consigli: “Siamo delusi, campionato anonimo”
Anche l’estremo difensore Andrea Consigli non nasconde l’amarezza per la sconfitta subita nella ventiseiesima giornata di Serie A: “Fa bene il mister a essere deluso, lo siamo anche noi. Sapevamo che partita andavamo ad affrontare. Fai di tutto, tieni palla e non tiri in porta, ci manca la cattiveria nell’andare a chiudere queste partite e nel non prendere gol, sapevamo su cosa ci avrebbe dato fastidio l’Udinese, dobbiamo alzare qualcosa altrimenti facciamo un campionato anonimo“, ha detto ai microfoni di Sky Sport al termine del match.
Al Sassuolo, in particolare, sembra mancare la cattiveria: “Il nostro gioco ci porta a essere sempre con la palla, dobbiamo pensare sempre a costruire, trovare le linee di passaggio, abbiamo tanto coraggio ma questo non vuol dire che debba mancare altro. Dobbiamo avere la stessa cattiveria con la palla e senza palla, poi le partite si vincono segnando, abbiamo fatto un tiro e vuol dire che qualcosa non va. Lavoriamo per mettere palle pulite in avanti, abbiamo tanta qualità ma devono farci la differenza“.
L’Europa League adesso è lontana: “Nella nostra storia ci siamo arrivati solo una volta. Quell’anno toppò il Milan perdendo la finale di Coppa Italia. Dobbiamo fare un campionato per arrivare settimi. L’anno dell’Europa avevamo Berardi, Sansone, Acerbi, una squadra forte. Quest’anno anche siamo forti, più giovani forse, ma c’erano tutti i presupposti per fare bene. Stiamo vivendo in un periodo dove non riusciamo a ottenere risultati per colpa nostro. Il ritorno è più difficile e per stare su devi andare sopra all’ordinario, noi non lo stiamo facendo“.