Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha ricordato lo stop dei campionati avvenuto un anno fa, ma anche la forza avuta per tornare in campo.
Circa un anno fa, il nostro campionato si fermava a causa dello scoppio della pandemia da Covid-19. E ai microfoni di Sky Sport, Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ricorda quei giorni convulsi: “Il calcio rappresentava in quel periodo un momento di aggregazione in più che abbiamo congelato, per diversi mesi siamo stati fermi. Ma lo siamo stati solo per l’attività sportiva, non ci siamo mai arresi nel far capire e sentire la nostra vicinanza a tutti coloro che in quel momento soffrivano. Basti pensare al Centro sportivo di Coverciano che è diventato in quel momento un centro di accoglienza per tanti malati”.
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Il numero uno della Federazione ha poi parlato del momento in cui la Francia decise di stoppare definitivamente il campionato: “È stata la giornata più triste, che ci ha fatto perdere quella forza che avevamo deciso di mettere in campo. Cominciavamo a pensare che una grande Federazione come quella francese avrebbe generato un effetto domino molto negativo, invece abbiamo resistito e abbiamo fatto bene perché la storia ha dimostrato che a sbagliare era stata la Francia”.
Euro 2020, Gravina e la presenza dei tifosi
Gravina ha parlato anche della possibilità di vedere in tifosi sugli spasi ai prossimi Europei: “Ora abbiamo i mezzi tecnici e scientifici per affrontare questa pandemia, la soluzione definitiva che ci consentirà di tornare alla normalità è il vaccino. Se in questi 2 o 3 mesi riusciamo a incentivare la campagna vaccinale sicuramente avremo un campionato europeo con i tifosi per tifare per la nostra Nazionale”.