“Jannik Sinner diventerà grande”: parla il suo coach

Il coach di Jannik Sinner fa capire che la testa resta ben salda sulle spalle e gli obiettivi non cambiano. Piatti ha parlato anche degli allenamenti con Nadal: “Rafa è una persona deliziosa”.

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Jannik Sinner è in crescita – meteoweek.com (photo by Getty Images)

La crescita di Jannik Sinner prosegue, nonostante qualche piccolo problema fisico che ne sta rallentando il rendimento in campo. Il giovane tennista altoatesino ha debuttato in maniera positiva nel torneo Open 13 di Marsiglia, con una vittoria sofferta contro il padrone di casa Gregoire Barrere. Ma dopo i problemi legati al mal di schiena, maturato dopo la trasferta australiana, le cose sembrano poter procedere per il meglio. Almeno questo è quanto ha svelato Riccardo Piatti, il coach di Jannik Sinner. Il noto allenatore ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.

Il ragazzo sta bene – ha dichiarato Piatti – , le settimane trascorse a Melbourne sono state importantissime per la sua crescita e la sconfitta subita al primo turno Slam gli servirà più di quanto possiate immaginare. Capisco la delusione degli appassionati, ma io so bene come funziona la costruzione di un tennista: passa anche da queste esperienze. Trovarsi a giocare un primo turno Slam subito dopo un torneo in cui ha affrontato partite pesanti, è stato importante per la sua crescita. Perché gli succederà ancora, e la prossima volta saprà gestirsi meglio. Contro Shapovalov è stato bravo a reagire, a cercare di giocarsela fino alla fine e portare il match al quinto. Avrebbe anche potuto vincere, ma sarà per la prossima volta”.

Sinner è stato tra i protagonisti della bolla di Adelaide. Qui hanno trovato posto alcuni campioni – con i rispettivi ‘sparring partner’ – per gli allenamenti prima degli Australian Open. Piatti racconta questa avventura: “Nella tanto decantata bolla vip eravamo tutti su piani diversi. Non ci si poteva mai incontrare se non per l’allenamento in campo. C’erano anche Thiem, Djokovic, Halep, Serena e Osaka. Ma non abbiamo mai visto nessuno. Ogni squadra era sistemata su un diverso piano. Venivamo tamponati quotidianamente e avevamo due ore e mezza al giorno per gli allenamenti in campo”.

Tra le altre cose, Jannik Sinner ha potuto allenarsi con Nadal. Un’esperienza molto bella per lui: “Rafa è una persona deliziosa – racconta Piatti – , umile, un lavoratore incredibile. Gli allenamenti erano di grande intensità, come è abituato a fare lo spagnolo. Ma anche Jannik non è da meno“. Sinner ha anche approfittato dell’esperienza per conoscere meglio il campione: “Ha cercato di “rubare” tutto quello che poteva da queste giornate. Nadal è estremamente rispettoso dei ruoli e sono stato io a stuzzicarlo, facendogli raccontare episodi della sua carriera, le sue rimonte più importanti. I match decisivi che lo hanno reso grande”.

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La crescita di Jannik Sinner, dunque, procede in maniera graduale. E il suo allenatore fa capire che è necessario mettere insieme quante più partite possibile, per capire quale livello può essere raggiunto a breve e anche a lungo termine. “L’obiettivo è solo giocare il più possibile. E per questo Jannik farà anche tanti doppi, quasi a ogni torneo. Al momento ha giocato circa 58 match sul circuito, e per diventare un giocatore “vero” ce ne vogliono almeno 150. Non siamo nemmeno a metà strada, considerando che ci possono essere imprevisti come quello accaduto a Montpellier”.

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I programmi di questo inizio di 2021, però, sono cambiati a causa dei problemi fisici. In ogni caso, Sinner sarà ai nastri di partenza dei tornei più importanti dei prossimi mesi: “Eravamo partiti con l’idea di fare i tre tornei indoor europei, ma dopo lo stop per curare la schiena di Jannik abbiamo dovuto cambiare i programmi. Faremo Marsiglia, Dubai e Miami. A caccia di partite scomode, difficili. Magari non saranno match di grande qualità, ma solo confrontandosi con la fatica e le situazioni più complicate potrà evolvere”.

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