Egonu: “Portare il tricolore a Tokyo sarebbe un onore”. E sul futuro…

Paola Egonu sta vivendo una stagione d’oro al Conegliano e, nonostante le offerte monstre, non intende per il momento lasciare l’Italia. La pallavolista 22enne adesso punta a togliersi tante soddisfazioni ai Giochi Olimpici di Tokyo 2021.

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Paola Egonu, pallavolista azzurra (Photo/Getty Images)

Paola Egonu è inarrestabile. La schiacciatrice del Conegliano, mercoledì nel quarto di finale di Coppa Italia, ha firmato 42 punti (non quanti quelli del suo record assoluto, pari a quattro punti in più), spazzando via il Busto Arsizio e staccando il pass per le Final Four di Rimini. La pallavolista sta vivendo un momento d’oro, dimostrando giorno per giorno le sue qualità. La testa va sempre al Giochi Olimpici di Tokyo, in programma a luglio. A 22 anni è pronta a rappresentare gli azzurri e, intanto, getta uno sguardo al futuro.

Paola Egonu si racconta

Paola Egonu si è raccontata in una lunga ed interessante intervista alla Gazzetta dello Sport. La pallavolista classe ’98 tiene i piedi ben saldi per terra, nonostante le 53 vittorie consecutive con il Conegliano: “Sinceramente cerco di non pensare a questi traguardi. Se arrivano tanto meglio ma sono focalizzata su obiettivi ancora più grandi. Andiamo in caccia del poker. Inseguiamo tutto: Coppa Italia, Scudetto e soprattutto la Champions League, che Conegliano non ha mai vinto. In squadra c’è una forte condivisione e allo stesso tempo ogni giorno in palestra la competitività non manca. Ma la differenza è fuori dal campo. Tutte viviamo all’Imoco Village, il residence che la società ci mette a disposizione. C’è grande rispetto della privacy ma se qualcuno ha delle necessità arrivano le compagne in soccorso“.

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Pochi mesi fa, tuttavia, in molti hanno temuto che si trasferisse oltre i confini a fronte della maxi-offerta messa sul tavolo dal Fenerbahce. La schiacciatrice ha invece stupito tutti rigettando l’invito. “Mi sarebbe dispiaciuto lasciare l’Italia e Conegliano senza prima avere vissuto almeno una stagione con l’affetto del pubblico del PalaVerde che ho vissuto da avversaria. Non è stato facile dire no a quelle cifre… Fanno piacere queste proposte. In futuro mi affascina l’idea di un’esperienza all’estero. Anche per capire a che punto sono della mia crescita“, ha spiegato.

La pallavolista adesso è totalmente concentrata sulla maglia azzurra: “Nel 2020 mi è mancata molto. Oltre alle vittorie, è il traguardo che un’atleta insegue nella sua attività con la squadra di club. Sì, dopo un’estate senza impegni ora ne avremo tre ravvicinati: Nations League, Olimpiade ed Europei. Non è la prima volta quindi siamo preparate“. E sulla possibilità di fare da portabandiera: “Francamente non saprei chi potrebbe essere scelto. Credo che avere tra le mani la bandiera tricolore alla cerimonia inaugurale dei Giochi sia il più grande onore che un’atleta italiana possa provare“. La pandemia, tuttavia, ha creato non pochi problemi alle Olimpiadi: “È difficile ma noi sportivi dobbiamo essere consapevoli che siamo dei privilegiati perché, nonostante le privazioni che da un anno a questa parte siamo obbligati a rispettare, facciamo quello che ci piace. Giocare senza pubblico è strano. Credo che quando torneremo a sentire il calore dei tifosi mi emozionerò“.

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Infine, Paola Egonu ha dedicato un pensiero alla collega Lara Lugli, citata in giudizio dal suo club per danni poiché rimasta incinta senza preavviso: “È un problema di mentalità. Le società e i dirigenti devono capire che prima di essere atlete siamo delle donne. È triste pensare che oggi possano succedere queste cose“, ha concluso.

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