Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato dell’ipotesi di riaprire gli stadi a un numero ridotto di spettatori.
Gli stadi vuoti sono ormai la normalità in quasi tutta Europa da un anno, con i club che stanno subendo perdite importanti a causa della chiusura degli impianti. A parlare di questa problematica è stato Gabriele Gravina, presidente della FIGC, a margine della riunione della Commissione cultura e sport del Comune di Firenze: “Non mi sembra sia un grande pericolo, per la salute dei nostri tifosi, far entrare 100 persone in impianti che ne possono contenere 500-1000, o far entrare 10mila persone in stadi da 60mila, con il rispetto dei protocolli che abbiamo provato sul campo in uno sport, come il calcio, che si svolge all’aperto”.
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Il numero uno della Federazione ha proseguito: “La cultura sta cercando di ottenere la possibilità di riaprire cinema, teatri in percentuali minime ma comunque c’è l’idea di poter riaprire. Io credo che non ci sia nulla di offensivo nel poter declinare un concetto fondamentale a me tanto caro, che anche lo sport è cultura”.
FIGC, Gravina tra settore giovanile e infrastrutture
Gravina ha poi parlato dei due asset che deve seguire il calcio: “Nella mia piattaforma programmatica del 2018 e del 2021 ho considerato il calcio come un mondo che, sotto il profilo aziendale, deve valorizzare due asset fondamentali: i settori giovanili e le infrastrutture. Ed è chiaro che non puoi fare politica di settore giovanile se non hai delle infrastrutture a disposizione”.