Luna Rossa commette un paio di errori gravi, New Zealand ringrazia e si porta sul 5-3. La chiusura della America’s Cup potrebbe avvenire già nella prossima giornata, ma Spithill non si arrende.
Notte da dimenticare per Luna Rossa, che nel Day 4 della finale di America’s Cup non vede funzionare praticamente nulla. Sia nelle componenti tecniche che nell’operato degli uomini deputati a cercare di dare filo da torcere a New Zealand. Così la settima e l’ottava regata si trasformano in due trappole per l’imbarcazione italiana, sconfitta in entrambi i casi dai padroni di casa, che ora provano a mettere le mani sul trofeo. Dopo i primi otto match race, infatti, il risultato è di 5-3 in favore dei kiwi. Ciò vuol dire che nella prossima notte, in caso di un’altra doppia vittoria, la compagine detentrice della coppa potrà estendere ancor di più il proprio dominio.
Il vento torna a fare da protagonista dopo essere stato assente ingiustificato nella giornata precedente. E la partenza sembra finalmente sorridere a Luna Rossa, che prende il lato giusto del cancello e mette la punta davanti a quella di New Zealand. Ai primi due gate della prima poppa l’imbarcazione italiana passa con un vantaggio risicato, che non supera i 10 secondi. Tuttavia, Luna Rossa decide di non coprire sul tentativo di risalita dei padroni di casa, che si ritrovano così la strada spianata per il sorpasso. Nel giro di pochi minuti i kiwi riescono a scappare via, portando così a casa la settima regata con un vantaggio di 58 secondi al cancello finale.
L’ottava regata inizia ancora una volta con un’ottima partenza da parte degli italiani, che non si lasciano dunque scomporre dalla rimonta subita. Luna Rossa si porta sul lato destro del campo di regata e il rischio sembra pagare fin dall’inizio: ai primi gate di poppa Sirena e i suoi sono in vantaggio. A quel punto New Zealand prova a mettere pressione, ma esagera e finisce addirittura nei rifiuti dell’imbarcazione italiana. Ne consegue una clamorosa fuga di Luna Rossa, che porta il suo vantaggio sopra i 4 minuti. Sembra fatta, ma così non è: l’assenza di vento porta il comitato a tagliare un lato, portando gli italiani a perdere progressivamente terreno. New Zealand, avendo accumulato un grande ritardo, ha più tempo per preparare la contromossa. È il momento decisivo della regata, quello in cui New Zealand sorpassa, taglia il traguardo per prima e inizia a vedere la coppa.
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Luna Rossa e New Zealand al confronto
Passiamo ora alle parole dei protagonisti. Partiamo da James Spithill, skipper di Luna Rossa che non intende arrendersi dopo la doppia sconfitta della giornata appena trascorsa. Queste le sue parole: “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. Siamo caduti dai foil ad un certo punto. Abbiamo cercato di uscire dal boundary per trovare la pressione. Abbiamo fatto delle cose bene. Sappiamo benissimo che possiamo vincere, lo abbiamo fatto. Domani saremo più forti che mai. Non siamo riusciti a completare la virata perché siamo caduti dai foil. Anche Team New Zealand ha avuto lo stesso problema con un buco di vento”.
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In casa New Zealand ha parlato Blair Tuke. Il flight controller del foil dell’imbarcazione neozelandese ha manifestato grande gioia dopo che il suo team ha ottenuto il primo – e forse decisivo – break in questa finale: “Che gara! Abbiamo fatto una strambata che ci è costata. Poi dopo tutto è andato a gonfie vele. Neanche noi ci aspettavamo quello che è successo. Le condizioni non sono state semplici, hanno richiesto grande tecnica per rimanere in volo. Siamo stanchi, ma felici. Appena abbiamo ripreso il volo sapevamo che dovevamo andare alla grande. Siamo tornati vicini e li abbiamo superati. Sicuramente le barche si sono comportate bene. Più riusciamo a regatare e meglio capiamo la nostra barca. Continueremo ad imparare ogni giorno”.