Il tecnico del Crotone commenta la partita persa in maniera incredibile contro il Bologna in casa. Cosmi è molto amareggiato e chiede scusa alla società e alla città. Sul suo futuro dice: “Non ne abbiamo ancora parlato”.
Il Crotone perde in maniera rocambolesca in casa contro il Bologna. Queste le dichiarazioni rilasciate a fine partita dal tecnico Serse Cosmi, ai microfoni di Sky Sport: “Ma non solo per me: per la città, per i tifosi, per i giocatori stessi. Noi non stiamo vivendo una situazione normale, a livello psicologico una sconfitta ha un effetto anche più feroce. Per noi andare in vantaggio anche di due gol è un’impresa: è un dolore durissimo da sopportare questa rimonta. Ti vengono in testa mille pensieri, ma il mio ruolo impone di andare avanti e somatizzare: i tifosi ci hanno chiesto di onorare la maglia, e non è uno slogan. Noi lo faremo da qui fino alla fine del campionato”.
I calabresi erano in vantaggio per 2-0 alla fine di un primo tempo ben giocato. Ne è consapevole lo stesso Cosmi che sottolinea l’ottima prova dei suoi nei primi 45 minuti. Poi però è successo qualcosa che neanche il tecnico del Crotone riesce a spiegarsi: “Abbiamo giocato un primo tempo perfetto, con solo qualche piccolo errore. Il problema è come abbiamo giocato nella ripresa: abbiamo sbagliato subito un pallone. Siamo entrati in campo con un po’ di rilassatezza, è impossibile essere superficiali nella nostra condizione, pensando di poter gestire così come nel primo tempo“.
Le mosse di Mihajlovic hanno fatto sì che il Bologna giocasse di fatto con almeno cinque tra attaccanti e rifinitori. Si sono fatte attendere invece le mosse di Cosmi, che si rende conto del valore di questo risultato: “Bisognava saper difendere in una situazione con tanti giocatori offensivi loro, bastava non dico rinviare, ma mettere una palla logica verso gli attaccanti e ci saremmo trovati in parità numerica. Non riuscivamo a contenerli: abbiamo subito due gol non con la difesa schierata, ma con tutta la squadra schierata. È un peccato, perché a livello psicologico è una mazzata: se perdi dall’inizio, puoi anche accettarlo; qui no“.
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Nelle partite contro Lazio e Bologna il Crotone ha fatto vedere senza dubbio qualcosa di buono. Tuttavia i risultati parlano chiaro, un doppio 3-2 che forse condanna i calabresi alla Serie B: “Torniamo con due sconfitte che ci mettono in enorme disagio, ma vorrei lasciare un segnale non positivo, ma chiaro: chi si aspetta di giocare contro un Crotone arrendevole spero faccia un grande errore. La squadra l’avete vista: se 8 gol non bastano per portare a casa più di tre punti, allora diventa problematico. Ora abbiamo una settimana per poter recuperare, utilizzeremo questi giorni per poter creare qualcosa di unico, magari dando un pizzico di rabbia e orgoglio in più“.
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Si parla anche di futuro, con Cosmi che fa sapere che è ancora presto per parlarne. Alla fine della stagione, probabilmente, arriverà la decisione sull’eventuale permanenza di Cosmi in Calabria: “Ultimamente non abbiamo parlato. Quando venivo a Crotone a firmare, non ho voluto nessuna clausola, nemmeno in caso di salvezza. Io so le società quello che stanno soffrendo. O meglio: alcune le soffrono per demeriti propri, il Crotone per la pandemia, che ha penalizzato molto le società serie. Quelle meno serie hanno solo aggiunto problemi che già avevano. Se ne riparlerà, ci sono 10 partite: era tanto tempo che non stavo in Serie A, ho dieci gare e voglio combattere”.