Monza, Brocchi deluso dopo il Venezia: “Abbiamo sbagliato approccio”

Pesante sconfitta per il Monza di Brocchi contro il Venezia. La squadra biancorossa è stata travolta dalla tripletta di Aramu e dal gol di Esposito. L’allenatore ha commentato la gara in conferenza stampa, ecco le sue parole.

Monza Brocchi
Cristian Brocchi, allenatore del Monza (credit: Getty Images)

Aveva chiesto cattiveria agonistica, ma non l’ha vista in campo: il Monza di Brocchi perde malamente contro il Venezia. La squadra di Zanetti ha travolto i brianzoli, trascinata dalla tripletta di Aramu: nel finale c’è anche gloria per Esposito, che segna il suo primo gol in maglia arancioneroverde (secondo in Serie B).
Al termine dei 90 minuti, l’allenatore dei biancorossi ha commentato la sconfitta: ecco le sue parole di seguito.

LEGGI ANCHE -> Monza-Venezia 1-4, super Aramu: cronaca, tabellino e classifica

La conferenza stampa di Brocchi dopo Monza-Venezia

Aveva chiesto cattiveria agonistica alla squadra, si aspettava una grande prova: cosa non ha funzionato oggi?
“Non ha funzionato l’approccio, siamo partiti male, molto male. È un peccato perché avevo avvisato i ragazzi, lo sapevano. Abbiamo preparato la partita in maniera molto più aggressiva, soprattutto nei minuti iniziali, invece l’approccio è stato sbagliato. C’è stata poca di quella energia che era stata chiesta e quindi la partita si è messa subito male. Abbiamo preso due gol a difesa schierata in situazioni evitabili e quindi poi diventa tutto difficile perché loro si chiudevano e giocavano di ripartenza: difficile trovare spazi. Purtroppo poi la partita si è incanalata nel verso sbagliato”.

Come si riparte da una sconfitta così? Cosa servirà al rientro dopo la sosta?
“Servirà quello che abbiamo messo in altre situazioni quando non abbiamo fatto bene, ma la cosa che più deve essere chiara è che bisogna andare in campo con la voglia giusta, con l’attenzione giusta. È la cosa più importante, non si parla di tecnica o tattica, è un discorso caratteriale, di forza caratteriale. Purtroppo oggi siamo partiti male e abbiamo pagato dazio”.

Come mai così tanti gol ad inizio gara? Spesso c’è incapacità di reagire quando si va sotto.
“Sono d’accordo, è un argomento che non abbiamo mai affrontato ma che affronterò con squadra, staff e società. È un dato abbastanza chiaro: abbiamo vinto solo due partite quando abbiamo preso gol e le abbiamo vinte perché eravamo 2-0 e questo ci deve far ragionare. È una cosa su cui sto lavorando. È normale che io non posso entrare e cambiare la mente, il corpo del giocatore. Bisogna lavorare da squadra, il fatto di avere voglia e volontà di non perdere lucidità anche se prendi un gol. Non bisogna perdere le misure e andare in frustrazione ed è per questo che abbiamo bisogno di aiuto, di sostegno. Non abbiamo bisogno di mettere sulle spalle a questa squadra il fatto che debba per forza vincere una partita, ma come deve vincerla. I ragazzi non devono andare in frustrazione quando il alcuni momenti della gara puoi soffrire l’avversario, invece quello che succede è che appena prendi un gol incide a livello caratteriale. Questo non deve succedere, bisogna avere una reazione, bisogna lavorare da squadra, bisogna essere forti caratterialmente per poter ribaltare delle situazioni negative”.

La formazione del secondo tempo ha dimostrato più possibilità di soluzioni soprattutto offensive.
“Ho cercato di dare una svolta alla gara. Ho messo più imprevedibilità davanti, un po’ più di velocità e per certi versi ci è anche riusciti. Eravamo ripartiti abbastanza bene, poi il rigore ha frenato la voglia di recuperare. Siamo riusciti a trovare subito il gol, abbiamo avuto la palla per fare il 2-3 che poteva darci uno slancio. Avere dentro così tanti offensivi portava a prendere ripartenze, che abbiamo logicamente preso, come succede a tutte le squadre che devono ribaltare un risultato”.

Sconfitta pesante, secondo posto perso: è il momento più difficile di questo campionato?
“È un momento difficile, ma ci sono ancora 8 partite. Io quello che chiedo a tutti è di creare come sempre positività nell’ambiente. Non dobbiamo fare una tragedia, sicuramente fa male, anche io sono il primo ad essere arrabbiato. Sono molto molto arrabbiato per questa partita. Allo stesso tempo, fino ad oggi, abbiamo fatto un buonissimo campionato e siamo ancora lì. Ci sono 8 finali da giocare, abbiamo bisogno del sostegno di tutti e l’errore più grande sarebbe quello di rovinare qualcosa che stiamo cercando di fare. C’è bisogno di sostegno, stiamo tutti uniti, dobbiamo essere una famiglia che rema tutta dalla stessa parte per arrivare ad un sogno che tutti vorremmo realizzare. Si può conquistare con tanta fatica, tanta voglia e tanta unione”.