Jesper Stuyven, a 28 anni, porta a casa la vittoria più prestigiosa della sua carriera. Il corridore della Trek-Segafredo, grazie a un grande lavoro di Vincenzo Nibali, vince la Milano-Sanremo. Alle sue spalle Ewan e van Aert.
Ancora una volta la Milano-Sanremo si rivela una corsa atipica, soprattutto per quanto riguarda il suo epilogo e l’uomo che se la porta a casa. Il trionfo, nella prima grande classica del nuovo anno, la vince Jesper Stuyven, corridore fiammingo di 28 anni che così porta a casa la più grande e prestigiosa vittoria della sua carriera. Il ciclista della Trek-Segafredo è riuscito a tagliare per primo il traguardo di via Roma dopo una grande azione, avviata grazie all’aiuto saggio e fondamentale del suo compagno di squadra Vincenzo Nibali.
Lo Squalo dello Stretto era uno degli osservati speciali della Classicissima di primavera. Ma alla fine è sbucato proprio Stuyven, che a 2 chilometri e mezzo ha effettuato l’allungo che si è rivelato vincente. L’ultimo rettilineo della discesa del poggio, prima che il gruppo si riportasse sull’Aurelia, ha visto il belga accelerare all’improvviso. Nessuno è riuscito a reagire in un primo momento, poi ci ha provato il danese Andersen, che è riuscito a riportarsi alla ruota del corridore della Trek-Segafredo. Tuttavia, lo scandinavo non ha retto fino alla fine della sua azione.
Così Stuyven si è trovato ancora una volta da solo, senza che nessuno desse l’impressione di poter reggere il suo passo. A 300 metri dalla fine c’è un nuovo scatto, quello buono. Quello che tiene a distanza tutti gli altri, in primis Caleb Ewan. L’australiano sembrava voler ribaltare quei pronostici degli ultimi anni della Milano-Sanremo, in cui i velocisti hanno fatto fatica. Ma anche lui ha dovuto capitolare, così come un Wout van Aert visibilmente contrariato per come si era risolta la corsa. Il vincitore del 2020 sperava con tutto il cuore di fare il bis, ma ha dovuto accontentarsi del terzo posto.
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Quarta posizione per un Peter Sagan apparso anche lui visibilmente sorpreso dall’azione del vincitore, ma al tempo stesso non rapido a sufficienza per aggiudicarsi la volata alle spalle di Stuyven. Il migliore degli italiani sul piano del piazzamento è stato Sonny Colbrelli, che ha concluso all’ottavo posto. A dire il vero, però, l’azzurro che ha corso meglio è stato proprio Vincenzo Nibali. La sua corsa da vero e proprio specchio per le allodole ha fatto sì che gli avversari si concentrassero su di lui, proteggendo uno Stuyven apparso incredulo dopo il traguardo.
Milano-Sanremo, le reazioni dei protagonisti
E così, ai microfoni dei giornalisti presenti, il vincitore della Milano-Sanremo 2021 ha espresso tutta la gioia e l’incredulità per il risultato raggiunto. “A quel punto della corsa c’erano troppo velocisti – ha detto parlando del momento del primo scatto – e ho deciso di provare l’all in. Negli ultimi metri ho riposato un attimo prima di dare tutto nello sprint finale perché sapevo che da dietro potevano rientrare. Non ho ancora realizzato di aver vinto la Milano-Sanremo. Non trovo le parole per descrivere l’emozione. Vincere una classica monumento era qualcosa che andava oltre le mie aspettative”.
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Alla gioia del vincitore si contrappone il grande disappunto di Wout van Aert. Il vincitore della scorsa edizione ha concluso al terzo posto e non ha nascosto un po’ di delusione per essersi lasciato scappare Stuyven: “Gli ultimi 2-3 chilometri sono imprevedibili, difficile prendere la decisione giusta e forse abbiamo esitato un po’. Complimenti al vincitore che ha letto la corsa approfittando del momento di indecisione degli altri corridori“. Questa invece la reazione di Mathieu van der Poel: “Mi sentivo bene, anche sul Poggio. Ci sono arrivato esattamente com’era nei programmi. Ero pronto a controllare Alaphilippe e van Aert ma ci siamo mossi tardi, la velocità in discesa era troppo alta, non siamo riusciti a gestire la situazione“.