Arriva Juve-Benevento, Pirlo: “Mettiamo pressione all’Inter”

Il tecnico della Juve Pirlo verso il Benevento: “Ronaldo ha un altro anno di contratto, siamo felici che possa continuare a giocare con noi”

Andrea Pirlo (Photo by Enrico Locci/Getty Images)
Andrea Pirlo (Photo by Enrico Locci/Getty Images)

 

Alla viglia di Juve-Benevento il tecnico Andrea Pirlo non si sbilancia sul futuro di Cristiano Ronaldo: “Ha ancora un anno di contratto, siamo felici che possa continuare a giocare con noi nella Juventus. Ha fatto tanti gol, è indiscutibile: è giusto che pensiamo a finire al meglio questa stagione”. Una frase che significa tutto e nulla, utile per non spostare l’attenzione da una rimonta che (numeri alla mano) è ancora fattibile. L’Inter in questo momento è a +10 e deve recuperare col Sassuolo così come la Juve col Napoli.

Juve-Benevento, Pirlo: “Vincere sempre e andare a giocarci lo scontro diretto con l’Inter”

Pirlo pensa solo al match contro la squadra di Inzaghi (terminato 1-1 all’andata, partita che si rivelò una grande trappola): “E’ nostro dovere mettere pressione. La squadra è convinta del piano di poter recuperare punti. Siamo convinti di quello che dipende da noi facendo il nostro lavoro ogni domenica. Possiamo riuscirci solo vincendo, vincendo partita dopo partita, sapendo che questa settimana l’Inter non gioca: avremo la possibilità di avvicinarci, dipenderà solamente da noi. Noi dobbiamo pensare solo a fare il nostro lavoro di vincere tutte le partite, dobbiamo credere in questo e fare più punti possibili: all’inizio per mettere pressione all’Inter, poi per arrivare a giocarci con lo scontro diretto nella penultima giornata”.

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Sullo stop di Inter-Sassuolo per i casi Covid:Abbiamo sempre accettato tutte le decisioni. Come altre squadre, siamo andati noi a giocare partite pur dovendo fare a meno di giocatori positivi. In questo caso sono state fatte cose diverse perché è intervenuta l’Asl. Capita in un momento positivo per l’Inter, che avrà l’opportunità di recuperare i malati nella sosta, e di non mandare giocatori in nazionale. Sono stati anche fortunati”.