La panchina dell’anno prossimo del Bologna è in bilico, Mihajlovic non sarebbe sicuro di rimanere al suo posto.
Arrivato a gennaio 2019, ora il tecnico serbo guida una truppa di giovanissimi talenti che sta facendo crescere e che ormai hanno quasi raggiunto la salvezza. Mihajlovic però vorrebbe di più e per questo starebbe chiedendo garanzie tecniche al Bologna per l’anno che verrà. La lotta per non retrocedere, che va comunque ricordato non ha quasi mai riguardato direttamente i felsinei, non basterebbe più al tecnico che vorrebbe lottare per qualcosa in più.
Le richieste di Mihajlovic al Bologna
L’allenatore vorrebbe avere una rosa competitiva per assestarsi almeno a metà classifica e poi crescere ancora. Ma come fare? La ricetta la rivela Il Corriere dello Sport che oggi scrive quali sarebbero le richieste di Mihajlovic. Sul mercato si dovrebbe acquistare un centravanti, che manca e non poco al Bologna. In estate sono stati inseguiti talenti del calibro di Supryaga e Isak ma alla fine la casella è rimasta scoperta. Oltre all’attaccante, il serbo vorrebbe anche un difensore di livello che possa essere la guida di un reparto che in questo campionato ha evidenziato qualche carenza. A gennaio è arrivato Soumaoro, che però sembra non bastare,
L’ultima richiesta sarebbe quella di non cedere più di uno dei tanti gioielli messi in vetrina nell’ultimo campionato. I vari Barrow, Svanberg e Orsolini sono ragazzi di talento, uno dovrebbe partire per fare cassa, ma non più di uno, sarebbe questa la raccomandazione di Mihajlovic. L’indiscrezione viene rivelata proprio nel giorno in cui il Milan sembra aver messo nel mirino proprio Orsolini.
La lista della spesa è pronta e nel frattempo su Mihajlovic c’è sempre il corteggiamento di Massimo Ferrero. Il presidente della Sampdoria, nel caso non riuscisse a trovare un accordo con Ranieri per la prossima stagione vorrebbe proprio il tecnico con cui ha iniziato la sua avventura da primo tifoso blucerchiato. Il problema però sarebbe l’ingaggio, l’ex di turno al momento guadagna due milioni di euro all’anno, più di Sir Claudio, un ostacolo che sembra insormontabile per le casse di Corte Lambruschini.