Spagna, Luis Enrique: “che bravo Bryan Gil; Pedri diverso da Iniesta”

Il tecnico della Spagna Luis Enrique ha parlato alla vigilia dell’esordio delle Furie Rosse nelle qualificazioni ai Mondiali.

Spagna Luis Enrique
Il Commissario Tecnico della Spagna Luis Enrique (Credits Getty Images)

Domani sera la Nazionale spagnola fa il suo esordio nelle qualificazioni per i prossimi Mondiali che si disputeranno nel 2022 in Qatar. La squadra di Luis Enrique giocherà contro la Grecia, nel primo incontro del Girone B in cui gli iberici sono nettamente i favoriti per il primo posto. Attenzione però perché nello stesso raggruppamento, oltre ai sempre ostici ellenici, c’è la Svezia di Ibrahimovic. Le altre due squadre sono la Georgia e il Kosovo degli “italiani” Muriqi e Rrhmani, il giocatore del Napoli però si è infortunato e quindi non giocherà le prossime gare.

Il tecnico prima di tutto racconta come sceglie i giocatori: “dedico molte ore a scegliere i convocati, è stimolante, dopo questo progetto di selezione scelgo quali portare in Nazionale”. Le attenzioni di molti sono puntate sul giovanissimo Pedri, ultimo gioiello della sempre florida cantera del Barcellona. Il paragone che in tanti fanno è quello con Iniesta, ma Luis Enrique fa il pompiere: “sono giocatori diversi e poi Pedri è molto giovane, deve crescere e soprattutto gli è permesso sbagliare. Però posso dire che è umile e lavora tanto, io lo conosco fin dai tempi dell’Under 21”.

Le parole di Luis Enrique prima di Spagna-Grecia

Buone notizie anche dall’infermeria: “Gerard Moreno si è allenato con noi – racconta l’allenatore – domani saremo cauti, ma potrà tornare utile nelle partite a venire”. Non c’è solo la Grecia domani infatti, le Nazionali vivranno un tour de force con tre gare nel giro di una settimana. In Spagna è forte il dibattito sul portiere ma Luis Enrique non dipana i dubbi: “no posso dire oggi chi giocherà in porta all’Europea, mancano ancora due mesi”.

Possibile invece che Llorente venga schierato sulla fascia e non in mezzo al campo: “è una possibilità perché già gioca così nell’Atletico Madrid e poi posso dire che mi è piaciuto molto Bryan Gil, è molto maturo e me ne sono reso conto fin dal primo incontro. Ovviamente bisogna ringrazia l’allenatore dell’Eibar, non sono stato di certo io a scoprirlo”. Tra vecchia guardia e giovani rampanti, la Spagna è pronta d iniziare l’avventura verso i Mondiali di Qatar 2022.