MotoGP, qualifiche GP Qatar: Rossi può sorridere

Il pilota di Tavullia si gode la quarta posizione, arrivata anche grazie al ‘gancio’ dato dal poleman Bagnaia. In questa prima gara stagionale di MotoGP, Valentino Rossi crede di poter fare bene.

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La soddisfazione del ‘bambino’ Valentino – meteoweek.com (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Una prima fila sfiorata davvero per pochi centesimi, ma una qualifica che lancia ottimi segnali in vista dell’ennesima stagione di MotoGP della sua carriera. Valentino Rossi partirà dalla quarta casella della griglia di partenza del Gran Premio del Qatar, prima tappa del campionato 2021. L’eterno campione di Tavullia ha provato a sfruttare nel giro decisivo il gancio fornito da ‘Pecco’ Bagnaia, che con il propulsore della sua Ducati ha ottenuto la pole position e ha dato una bella scia in rettilineo all’ultra-quarantenne connazionale. Alla fine, però, la prima fila non è arrivata.

Andiamo a leggere le dichiarazioni rilasciate al termine delle qualifiche da Valentino Rossi, come riportato dai colleghi di Motorsport Italia.

Soddisfazione piena – “Questa qualifica è un grande modo per cominciare la nuova stagione con il nuovo team. Con il secondo set di gomme mi sono sentito molto a mio agio con la moto, avevo un ottimo grip. Il giro è stato davvero spettacolare, sono riuscito a non fare errori e alla fine il tempo era impressionante. 1’53″1 è grandioso, ma sfortunatamente non è stato abbastanza per la prima fila. Comunque non siamo lontani e partire quarti è importante per la gara di domani, che mi piacerebbe chiudere nella top 5”.

Un podio da raggiungere – “È molto difficile da dire. Oggi durante la FP3 e la FP4 ho faticato abbastanza, ma ce lo aspettavamo perché avevo una gomma molto usata. Quindi per il tempo sul giro è andata bene, ma a livello di passo no. Dobbiamo tornare indietro a livello di setting, perché oggi abbiamo provato delle modifiche che non mi sono piaciute. Vedremo domani, ma credo che nessuno possa dire cosa succederà. Speriamo che ci siano delle buone condizioni climatiche, perché tutti ci meritiamo una bella prima gara”.

Gomme diverse rispetto ai rivali – “Si, ho provato la media anteriore e la dura posteriore perché penso che sia un’opzione per la gara. Penso che fare tutta la gara con una coppia di soft sia difficile, specialmente con queste condizioni, perché la temperatura della pista è molto alta anche nelle sessioni notturne”.

Accordo con Bagnaia per la scia – “Non c’è nessuno accordo, ci siamo solo ritrovati in pista: la prima volta ero davanti io e la seconda era davanti lui. Gli voglio fare le congratulazioni per la sua prima pole position, perché ha guidato veramente bene ed è il modo migliore per cominciare l’avventura in Ducati”.

Il giro di Pecco visto da dietro – “Ha fatto paura. È un grande interprete della Ducati, perché è riuscito a modificare il suo stile di guida per aggirare i problemi della moto e sfruttarne i pregi. E’ riuscito ad adattarsi veramente bene”.

L’impatto della VR46 Academy in MotoGP – “Siamo super orgogliosi dei nostri piloti in MotoGP. Franco l’anno scorso ha vinto tre gare ed è andato vicino a vincere il Mondiale. È bello perché anche la Ducati crede molto nella VR46 Academy, pensa che siamo bravi a preparare i piloti e che siano dei professionisti veri. Hanno dato fiducia a Pecco e anche a mio fratello, quindi questo ci fa un gran piacere”.

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Come sta la Yamaha Petronas – “Abbiamo ridotto il gap di velocità sul rettilineo, ma rimane sempre molto grande. Questa è la ragione principale per cui è difficile lottare in sella ad una Yamaha: se vuoi sorpassare, devi farlo in curva, spremendo le gomme. E’ una situazione davvero difficile. Battagliare non sarà facile, ma nessuno sa cosa succederà domani quando saremo in pista tutti insieme. Dobbiamo aspettare la gara”.

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Il record di velocità di Zarco – “Quest’anno mi aspettavo che l’accoppiata Ducati-Zarco potesse fare qualcosa del genere, perché la Desmosedici GP è velocissima sul rettilineo e Johann è molto bravo a stare in carena. Se il record è stato battuto qui in Qatar, penso che al Mugello potranno essere ancora più veloci. Riguardo alla pericolosità, penso che la soglia sia 330, oltre quella non c’è una grossa differenza. Questi numeri fanno sicuramente impazzire gli appassionati, ma credo che queste velocità siano pericolose comunque”.