Sampdoria, Ranieri: “Contratto? Non mi preoccupo e non c’è fretta”

Il tecnico della Sampdoria Claudio Ranieri racconta come precede la trattativa per il rinnovo di contratto.

Sampdoria Ranieri
L’allenatore della Sampdoria, Claudio Ranieri (Credits: Getty Images)

Sarà Sir Claudio l’allenatore della Sampdoria per la prossima stagione? Impossibile dirlo adesso. L’intesa con il club di Corte Lambruschini scade a giugno e nulla ancora si è mosso per il rinnovo. Il tecnico ha spiegato più volte di voler incontrare Ferrero solo al raggiungimento dei 40 punti che significano salvezza. E di novità, Ranieri non parla nemmeno oggi: “Non mi sono mai preoccupato dei miei contratti quando ero giovane, figuriamoci adesso. Firmare un contratto per me significa anche che se mi secco, me ne vado. O mi cacciano via, se non raggiungo gli obiettivi. Ma io sono molto onesto con me stesso, per cui non mi preoccupo”.

Ranieri e la Sampdoria, futuro incerto

Ranieri conosce il calcio e sa che in realtà l’anno scorso avrebbe potuto premere per l’allungamento cavalcando l’onda della salvezza, quasi miracolosa: “Se avessi voluto approfittare del momento – spiega il tecnico a Il Secolo XIX – una volta salvata la Samp nella scorsa stagione, avrei detto che a scadenza non mi sentivo sicuro. Ma io non ho fretta, non ho l’impazienza del contratto. Ho la pazienza per essere sereno e felice, per poter dare tutto me stesso ai miei calciatori, comunque non ho mai detto che mene voglio andare”.

Il nodo da sciogliere è anche economico. Ranieri alla Samp guadagna 1,8 milioni all’anno, troppi per Ferrero. Il tecnico su questo punto ha una visione abbastanza precisa: “Noi allenatori siamo come gli avvocati. Ce ne sono di diversi tipi, dipende quello che vuoi. Io per venire alla Samp ho detto “scendo” un po’, il presidente è “salito” e c’è stato questo matrimonio. Perché sapevo che non poteva permettersi il mio budget. E allora? Prima con l’acqua alla gola tutto è andato bene, adesso non va bene? Quando mi chiamerà, ci parleremo”.

Il futuro non è adesso perché c’è ancora un campionato da terminare, con la tranquillità della metà classifica che non basta a Ranieri: “Io offro sempre obiettivi raggiungibili, non posso dire ai miei calciatori che vinceremo tutte e 10 le ultime partite o lo scudetto. Nel girone di andata abbiamo raccolto 26 punti grazie a exploit bellissimi entrati nella storia di questa stagione, come le vittorie con Lazio, Atalanta e Inter. Ora ci aspettano 10 partite anche con avversari difficili e come obiettivo, almeno per me lo è, ci metto di andare a vincere contro uno di questi squadroni. Proviamo a fare 26 punti anche nel ritorno”.