Luis Enrique, selezionatore della Spagna, parla alla viglia della sfida contro il Kosovo e allontana le tante critiche.
Le Furie Rosse in effetti di difficoltà ne hanno avute e parecchie nelle prime due gare di qualificazioni ai Mondiali nel Gruppo B. All’esordio in casa contro la Grecia è arrivato un 1-1 che non è piaciuto alla critica, domenica sera in Georgia il 2-1 finale è stato merito di una perla di Dani Olmo al 93’, dopo che la Roja era andata anche sotto 1-0 nel primo tempo. Per questo Luis Enrique in conferenza stampa spiega: “ Questa con il Kosovo è un po’ diversa da gare come quelle con Georgia e Grecia. Hanno il coraggio di correre dei rischi, ci metteranno in difficoltà. Sarà complicato, di sicuro”.
Luis Enrique introduce i temi di Spagna-Kosovo
L’allenatore torna anche sulla sfida contro la Georgia: “la tensione del momento distorce un po’ la percezione della gara, dopo averla rivista il mio giudizio è molto più positivo. Nel primo tempo non è andata bene, ma la ripresa non è stata così male.
L’analisi passa poi ai singoli: “Gerard Moreno vediamo come si allena anche domani, non vogliamo rischiare anche se non ci sono particolari problemi fisici. Jordi Alba mi sembra che sia sulla stessa lunghezza di quando gioca nel Barcellona. Su Sergio Ramos non importa quello che dico perché ci saranno sempre delle speculazioni, la decisione sulla sua presenza in campo verrà presa domani”.
Nelle ultime ore sta tenendo banco la proposta di Mancini della lista per gli Europei allargata a 25 o 26 giocatori: “Ci sono cose positive e negative in questa proposta. Ne ho parlato con Vialli, ma accetteremo comunque la decisione che prenderà l’Uefa”.
La conferenza si scalda quando si parla della formazione di domani: “prendo le mie decisioni, mi hanno ingaggiato per questo e non per seguire quello che pensano gli altri. C’è chi dice che se giocassimo sempre con gli stessi undici faremmo meglio, ma io ho un’altra idea e la porto avanti. Nessuno garantisce che se giochi sempre con gli stessi vince, non seguo i giornalisti e penso che i tifosi siano felici di quello che stiamo facendo”.
Il tecnico allontana le critiche
Resta da capire quando verrà sciolto il rebus portiere, non tanto per sfidare il Kosovo ma per l’Europeo alle porte: “lo ripeto sempre – spiega Luis Enrique – ognuna delle tre scelte che ho disposizione mi regala fiducia e ci sono anche altri portiere molto bravi che non sono stati convocati. Io resto ricettivo su quello che può migliorare questa squadra. Per l’attacco invece non ho un centravanti che aspetta il pallone in area per segnare, questo ho e sono orgoglioso di averlo”.
Infine una battuta sulle tante critiche ricevute dopo le ultime due sfide: “Qui ci sono tanti giovani che devono abituarsi anche alle critiche, altrimenti a questo livello non ci puoi stare. Dobbiamo lavorare per migliorare. Se non facciamo bene, le critiche arriveranno, ed è giusto che sia così. Nessuno vince facilmente. Quello che conta è vincere domani e un po’ di critica fa anche bene perché aiuta a mantenere alta la concentrazione. Comunque io alla mia squadra per atteggiamento gli do un 10”.