Il tennista di Carrara ripercorre le due ottime settimane tra Acapulco e Miami. Musetti ha fatto capire che il suo livello di gioco può e deve ancora crescere. Ora per lui qualche giorno di riposo, poi allenamenti in vista dell’inizio della stagione sulla terra.
Tre settimane da ricordare. Non è di certo la parafrasi di una nota canzone che andava in voga più di mezzo secolo fa, ma è quanto può portare in giro e può raccontare Lorenzo Musetti. Il giovane tennista nativo di Carrara ha fatto vedere ottime cose in campo, prima in quel di Acapulco e poi alzando la posta e mostrando il suo potenziale a Miami. In Messico il giovane talento del tennis italiano è arrivato fino alla semifinale, perdendo solo contro un campione che di nome fa Stefanos Tsitsipas. In Florida, invece, dopo un paio di ottime vittorie è arrivata la sconfitta senza appello contro il rigenerato Marin Cilic.
Al termine della doppia avventura in terra americana, Musetti ha parlato del suo rendimento sul campo. Una striscia di partite molto positive per l’azzurro, che ha perso solo contro due giocatori chiaramente superiori, ognuno con caratteristiche diverse. E alla fine di ciò, il bilancio non può che essere positivo: “Penso che in queste settimane abbia giocato il mio livello di tennis più alto. L’esperienza che ho accumulato in queste settimane è incredibile e ho avuto la fortuna di giocare contro questi grandi campioni. A volte ho scoperto che posso anche batterli“.
Bisogna anche dire che, a scanso di equivoci, questo è il primo vero anno di Musetti tra i pro. Le prime partite stanno svelando pregi e difetti del carrarese, che però sa di dover giocare ancora qualche partita per crescere ancora: “Nel circuito maggiore, contro giocatori come Marin, non si possono avere seconde opportunità. Devi prendere la prima che ti concedono. Ho mancato due palle break ad inizio set. Qui il livello è altissimo anche nei momenti difficili, sono i migliori e devi essere bravo come loro per essere a quel livello. Devo migliorare ancora per essere li, perché oggi stavo quasi due metri dietro la linea di fondocampo e lui si muove davvero bene. Ho bisogno di crescere, di allenarmi per raggiungerli anche fisicamente”.
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Proprio il fatto di doversi abituare a ritmi e avversari più forti rispetto agli eventi Challenger è alla base della crescita di Lorenzo Musetti. Lui stesso è consapevole di dover migliorare alcuni aspetti del suo gioco: “Non è facile per me, perché è la prima volta che gioco a questi livelli. Ma mi sto abituando ed ho imparato molto in queste tre settimane. Ora andrò a casa e cercherò di mettere in pratica sul campo quello che ho imparato da queste belle settimane. Cercherò di giocare più vicino alla linea di fondo e di lavorare sulle stesse cose su cui sto lavorando già da tempo con il dritto e cercando di essere più aggressivo e di non aspettare troppo per spingermi avanti”.
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Ma dopo la lunga trasferta in America, per Lorenzo è giunto il momento di ricaricare un po’ le batterie. Qualche giorno di riposo per lui, prima della ripresa delle operazioni in campo. Anche perchè c’è da preparare i tornei sulla terra rossa, per la lunga stagione primaverile: “Sicuramente ora mi allenerò fisicamente, perché in queste tre settimane ho giocato molto e devo recuperare al meglio e adattarmi alle condizioni della terra battuta, perché i movimenti e le scivolate sono diverse“.