Kosovo, Challandes : “Quasi impossibile giocare contro la Spagna”

Il tecnico del Kosovo Bernard Challandes commenta la sconfitta dei suoi contro la Spagna senza troppi rimorsi.

Kosovo Challandes
Il Commissario Tecnico del Kosovo Challander (Credits: Getty Images)

Questa volta Davide non ha potuto nulla contro Golia. Il Kosovo esce sconfitto dalla sfida contro la Spagna 3-1. Il tecnico Challandes però non rimprovera nulla ai suoi ragazzi: “Non posso dire nulla alla squadra perché abbiamo giocato contro un avversario molto forte. Abbiamo tenuto bene la palla, anche se alla fine il risultato non è stato buono. È quasi impossibile giocare contro una squadra come la Spagna. Era con tre attaccanti come Olmo, Morata e Torres che sono probabilmente i migliori al mondo”.

Challandes dopo Spagna-Kosovo 3-1

Niente da dire ai suoi giocatori e Challandes lo ripete con forza: “Volevamo creare problemi alla Spagna, ma non ci siamo riusciti. I giocatori ci hanno provato, ma non è stato affatto facile”. La strada del Kosovo è stata complicata fin da subito visto nelle prime due gare del Gruppo B delle qualificazioni ai Mondiali hanno affrontato subito Spagna e Svezia, le due grandi favorite per passare il turno.”Non si può dire che non abbiamo fatto progressi, perché abbiamo giocato contro due squadre molto forti, come Svezia e Spagna, e in questi casi la vittoria per noi è quasi impossibile”.

Il tecnico non solo difende la sua squadra a spada tratta ma pensa anche a quello che questo sconfitte possono dare in termini di esperienza: “Siamo il Kosovo e abbiamo combattuto contro una squadra molto forte. Ed è così che facciamo progressi. Abbiamo fatto qualche passo avanti contro la Spagna, perché non abbiamo mai giocato contro un avversario del genere. Il percorso è lungo e non possiamo criticare la squadra, ma se volete possiamo criticare l’allenatore. Dobbiamo prendere le partite una per una, perché non è facile per una squadra come il Kosovo giocare le qualificazioni ai Mondiali. Ho fiducia nella mia squadra ma dobbiamo essere pazienti, lavorare e mostrare le nostre qualità”.