Andrea Pirlo sta vivendo un momento delicato. La sua panchina non è al sicuro, traballa. E nel frattempo i rumors sul ritorno di Allegri sono sempre più frequenti.
Le parole di Pirlo
“Sono stato avvertito dal presidente in persona di questo incontro, è normale che ci possa essere: a parte il calcio, l’amicizia resta”. Alla vigilia di Juventus-Napoli, l’allenatore bianconero Andrea Pirlo ha commentato così l’incontro tra il presidente del club Andrea Agnelli e Massimiliano Allegri che ha generato tante voci sul futuro del tecnico.
“È come se io andassi a cena con Maldini e il giorno dopo uscisse scritto che divento allenatore del Milan. Oltre al calcio ci sono delle amicizie dietro – ha aggiunto Pirlo -. Io ho un contatto quotidiano col presidente, ci diciamo sempre tutte le cose che succedono: abbiamo questo tipo di rapporto, ero al corrente di questo incontro e anche della sua fiducia che mi dà serenità. Poi è normale che i risultati cambiano il lavoro degli allenatori, quindi starà a me fare in modo che sia io l’allenatore anche dell’anno prossimo”.
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L’umore della squadra
L’allenatore della Juve in difficoltà parla anche dell’appoggio dello spogliatoio: “Avverto la fiducia dei giocatori. Siamo in contatto quotidianamente, su questo sono tranquillo: mi seguono e hanno voglia di rivalsa, sanno che non stiamo attraversando un bel momento e sono i primi a esserne tristi. Non ho avuto nessun motivo di chiarirmi coi giocatori perché non ho mai avvertito la loro sfiducia. Devo ringraziarli perché anche nei momenti di difficoltà mi hanno sempre dato grande apporto”.
Perché la differenza dopo il buon inizio di 2021 è evidente: “C’è stato un po’ di calo nella qualità del gioco. Non ci hanno agevolato le tante partite e i tanti infortuni, non abbiamo potuto dare continuità ai giocatori e questo ci ha fatto perdere fluidità. Dopo la Champions c’è stato un calo mentale, la nostra energia è venuta un po’ meno. Ora non ci sono scuse, dobbiamo onorare la maglia e in questo modo non lo stiamo facendo. Sono molto esigente e chiedo tanto ai giocatori. Io sono il primo a non essere felice, sono il primo ad aver sbagliato in certe occasioni ma dobbiamo voltare pagina”. Il Napoli è lì.