Il focolaio da Covid originatosi nel raduno della Nazionale colpisce un altro membro del clan azzurro. Daniele De Rossi è ricoverato allo Spallanzani: ha la polmonite.
Il “focolaio azzurro” colpisce ancora
Non si ferma l’onda lunga dei contagi originati dal focolaio scoppiato la scorsa settimana nel clan azzurro. Dopo i casi di positività di Bonucci, Florenzi, Verratti, Grifo, Cragno, Bernardeschi, Pessina e Sirigu (anche se sul portiere granata non ci sono state mai conferme ufficiali della società, che ha inteso rispettare la privacy del proprio atleta), stavolta è toccato a Daniele De Rossi.
I primi sintomi al raduno azzurro
De Rossi aveva appreso l’esito del tampone al momento della cena del 31 marzo, ed era quindi rientrato il giorno dopo in Italia con un volo speciale, separato dal resto della comitiva azzurra, come da protocollo, assieme ad altri due membri dello staff di Mancini. L’ex ‘Capitan Futuro’ aveva riscontrato qualche sintomo, ma aveva optato per curarsi presso il proprio domicilio, restando in isolamento nella sua casa nel centro di Roma. Ieri però, non accennando a diminuire il malessere, aggravato da febbre e tosse persistenti, ha deciso di sottoporsi a una Tac presso l’ospedale San Camillo, all’esito della quale i medici gli hanno consigliato il ricovero in via precauzionale.
De Rossi ricoverato allo Spallanzani
I suoi sintomi hanno consigliato degli esami più approfonditi che hanno evidenziato la presenza di una polmonite interstiziale bilaterale che ha portato al ricovero presso l’istituto “Lazzaro Spallanzani”, dove potrà essere costantemente monitorato. La situazione è sotto controllo e comunque va precisato che le sue condizioni non destano allarme e sono stazionarie. Il monitoraggio avverrà giorno per giorno motivo per cui al momento non è stata fissata una data per le sue dimissioni.
De Rossi, colonna portante azzurra
Romano, classe 1983, tra il 2001 al 2019 ha collezionato 459 presenze e conquistato due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana in giallorosso. Campione del mondo nel 2006 e vice campione d’Europa nel 2012, ha conquistato anche un Europeo Under 21, andando a segno nella finale contro la Serbia-Montenegro. Ha vinto anche la medaglia di bronzo nei Giochi Olimpici di Atene 2004. Con la Nazionale maggiore ha collezionato 117 presenze, quarto nella classifica degli Azzurri alle spalle di Gigi Buffon, Fabio Cannavaro e Paolo Maldini.