Il Benevento è stato sconfitto dal Sassuolo nel Monday Night della 30a giornata di Serie A. I giallorossi sono stati beffati da un autogol di Barba a pochi istanti dall’intervallo. Il tecnico Pippo Inzaghi, al termine del match, ha commentato la prestazione della sua squadra.
Un ko che lascia grande amarezza per il Benevento nel match di chiusura della trentesima giornata del campionato di Serie A. I giallorossi sono stati battuti dal Sassuolo in virtù di una autorete di Barba. A pochi istanti dall’intervallo il difensore della squadra di casa ha intercettato un pallone messo in area da Boga e, nel tentativo di toglierlo dalla testa di Raspadori, lo ha spedito nella sua porta. Un intervento sfortunato che ha regalato i tre punti agli avversari. La sconfitta ad ogni modo non costa cara alla squadra di Pippo Inzaghi, in quanto il vantaggio sulla terzultima resta di 8 punti.
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Pippo Inzaghi, intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine della gara, ha commentato la prestazione della sua squadra: “Quando il portiere della squadra avversaria è il migliore in campo vuol dire che la squadra ha dato tutto quello che avevo. Spiace per il gol preso perchè non è da noi. Avevamo preparato la partita per stringere gli spazi a Boga, noi eravamo in quattro e non può passare senza neanche dribblare. Abbiamo preso un gol non da noi, una squadra che vuole salvarsi non deve prendere quel gol. Poi nel secondo tempo la squadra è stata eccezionale, abbiamo avuto cinque o sei tiri pericolosissimi. Consigli con noi è sempre il migliore in campo come all’andata, complimenti a lui. Accettiamo il risultato, abbiamo otto punti di vantaggio a otto giornate dalla fine. E’ tutto nelle nostre mani. Andiamo avanti“.
La squadra nel primo tempo ha difeso bassa, ma non è andata nel migliore dei modi: “Se lo fa l’Inter… Sapevamo che potevamo sfruttare altre caratteristiche. Nel primo tempo abbiamo avuto un tiro di Depaoli, da solo, che se prende la porta possiamo andare in vantaggio. Siamo ripartiti qualche volta con Sau con due giocatori contro uno dentro l’area e il pallone è andato sempre al giocatore del Sassuolo. Poi sapevamo che in panchina avevamo delle armi che nel secondo tempo ci avrebbero permesso di fare qualcosa in più. Oggi era una partita che un risultato positivo ci avrebbe dato grande slancio. Come dicevo prima, essere a questo punto del campionato con otto punti di vantaggio sul Cagliari, che è sicuramente una squadra forte, però ce li abbiamo, vuol dire che abbiamo fatto bene. Adesso dobbiamo ritornare presto già dalla prossima a fare punti perchè la nostra classifica ha bisogno di sette, otto punti per salvarsi“.
E ha aggiunto: “Bisogna ritrovare i giocatori. Abbiamo avuto fuori dei giocatori e per necessità abbiamo cambiato sistema di gioco che ci ha permesso di vincere a Torino e fare una grandissima partita col Parma. Non aveva senso cambiare in questo momento. Sappiamo che 25-26 punti li abbiamo fatti con due trequartisti e una punta. Ora iniziamo a recuperare i trequartisti. Dobbiamo avere la nostra spensieratezza, è chiaro che in un momento così del campionato i punti sono molto improntati ma la classifica ci deve dare quel là per crederci. La squadra ha avuto grande coraggio perchè col Sassuolo a prenderli in area mezz’ora alla fine rischiavi di prendere gol ma la squadra voleva pareggiare e viste le parate di Consigli lo avremmo meritato il pareggio. Fermo restando che il Sassuolo è un’ottima squadra, ha giocatori come Boga che se ti puntano sono imprendibili ma dovevamo prendere gol in modo diverso. E’ come quando prendi gol e ti dicono che ti sei schiacciato dietro. C’è la forza dell’avversario. In questo momento devo capire chi sta meglio, ci sono cinque sostituzione. Abbiamo recuperato Letizia che quando entra ci dà uno slancio e dà superiorità. Inizio ad avere tutti a disposizione e al meglio. Se i due trequartisti stanno bene deciderò uno fra Lapadula e Gaich chi gioca dall’inizio. Non è il sistema che ti fa vincere le partite“.
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L’allenatore del Benevento non intende pensare al futuro: “Adesso penso che sarebbe ingeneroso pensare a un contratto. In questo momento c’è qualcosa di più importante per il bene del Benevento per i tifosi che ci sono mancati. Mi piacerebbe che quando i tifosi tornassero allo stadio il Benevento fosse in A. Dobbiamo chiudere il cerchio. Io sono arrivato due anni fa. Avevamo perso uno spareggio col Cittadella, se pensiamo dove siamo adesso sono contento di aver reso orgoglioso il presidente e i direttori. Siamo vicini ad un traguardo che coronerebbe due anni fantastici. Ci siamo vicini ma dobbiamo pedalare forte. Ora il mio unico pensiero è conquistare questo scudetto“.
La testa dunque va all’impegno in casa della Lazio, uno scontro in famiglia: “Me lo auguro. Sabato Simone avrà il tampone. Mi auguro che lui e la sua famiglia stiano bene, che sua moglie torni a casa. Penso torni stasera. Trovarlo fianco a fianco in panchina mi piacerebbe molto, ora però la salute in questo momento è la cosa più importante. La soddisfazione di giocare contro l’abbiamo avuta anche se dal punto di vista sentimentale sono novanta minuti difficili. Per forza anche perchè la Lazio è una grande squadra, allenata bene. Sarà dura per noi ma ci proveremo. Dobbiamo credere di far punti – ha concluso Inzaghi – anche contro una squadra così forte“.
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