Genoa, Pandev: “Voglio fare un grande Europeo, poi deciderò il mio futuro”

Goran Pandev si racconta in un’intervista in cui parla del Genoa e non solo, senza però far capire quale sarà il suo futuro.

Genoa Pandev
L’attaccante del Genoa Goran Pandev durante la sfida contro la Juventus (Credits: Getty Images)

La Lanterna come sfondo per uno dei simboli recenti della Genova rossoblu. Goran Pandev si racconta ai canali ufficiali del Genoa a cuore aperto partendo dal passato: “il pallonetto contro l’Hellas Verona sotto la Gradinata Nord è sicuramente uno dei gol più belli che ho fatto con questa maglia”. L’ex Inter poi parla anche delle sue qualità tecniche, tante quelle positive, ma ci sono anche quella negative: “il colpo di testa per esempio – spiega il macedone – anche per questo mi piace di più fare assist”.

L’Europeo e poi il futuro, a tutto Pandev

Lo sguardo di Goran Pandev corre poi al futuro prossimo con la maglia della Macedonia: “dobbiamo cercare di disputare un grande Europeo” anche se qualcosa di molto grande i macedoni lo hanno fatto: “sono onorato di essere capitano della mia Nazionale e di essere stato protagonista del miracolo di Duisburg in cui abbiamo vinto contro la Germania, una squadra che da venti anni non perdeva una partita di qualificazione ai Mondiali”.

L’Europeo potrebbe anche essere la fine della carriera di Pandev, lo aveva detto a inizio stagione anche se adesso non sembra più così convinto: “alla fine della rassegna continentale prenderò una decisione sul mio futuro, penso che comunque lavorerò ancora nel calcio, ma voglio anche passare più tempo con la mia famiglia” . E un progetto per quello che sarà dopo aver appeso le scarpetta al chiodo già c’è, l’Accademia giovanile che lui stesso ha creato in Macedonia: “è un orgoglio vedere i bambini felici giocare a calcio in un paese povero, nato appena trenta anni fa dalla ex Jugoslavia”.

Le ultime battute sono dedicate al Genoa di oggi: “ Destro, Shomurodov, Pjaca e Scamacca sono forti, assieme creiamo molti dubbi di scelta a mister Ballardini” e alla città di Genova: “è una bellissima città, oltre al mare: dopo sei anni mi trovo bene, è come una seconda casa dopo Strumica. I miei tre figli Filippo, Ana e Sofia sono nati a Milano, Napoli e Genova”.

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