Gli Stadi sono pronti alla riapertura. I tifosi potranno tornare sugli spalti a partire da sabato 1 maggio, ma soltanto in zona gialla. Il numero di spettatori sarà limitato.
Una buona notizia per gli appassionati di sport. Gli spalti di impianti e palazzetti torneranno infatti a riempirsi tra pochissimo. Gabriele Gravina ha infatti incontrato quest’oggi Andrea Costa per discutere del tema. Il numero uno della FIGC ed il Sottosegretario alla Salute, in base a quanto riporta l’ANSA, hanno fissato la data di riapertura degli Stadi: sabato 1 maggio. Le gare in programma per il finale di stagione dei campionati di calcio professionistico – nonché la Coppa Italia – e gli impegni di tutti gli altri sport in corso oppure in partenza – come gli Internazionali di tennis in programma a Roma e le SuperFinals di volley a Verona – potranno dunque andare in scena con la presenza del pubblico. Ma non senza restrizioni.
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Le limitazioni per la riapertura degli Stadi
La riapertura degli Stadi è prevista esclusivamente in zona gialla. Il Governo di Mario Draghi ha infatti in programma di continuare, con il prossimo decreto, a suddividere le Regioni e le relative misure di restrizione per colori. I tifosi di zone arancioni e rosse dunque dovranno continuare ad attendere. La decisione potrebbe generare qualche polemica in virtù degli incontri casa-trasferta. Coloro che giocano tra le mura amiche in presenza di pubblico, infatti, potrebbero essere favoriti nel finale di stagione.
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Sugli spalti di Stadi e palazzetti, ad ogni modo, ci sarà spazio per pochi. Nelle strutture all’aperto entreranno un massimo di mille spettatori, mentre in quelle al chiuso massimo cinquecento. Per quanto riguarda gli impianti più piccoli, come alcuni di quelli di Serie C ad esempio, il pubblico sarà ammesso fino al 25% della capienza. Sì, perché la riapertura degli Stadi coinvolgerà anche i campionati professionistici minori. Ad accogliere i tifosi saranno tutti gli eventi sportivi agonistici e riconosciuti di preminente interesse nazionale da CONI e CIP. A patto che essi siano in programma in zona gialla.