Ecco perchè il tecnico dell’Atalanta, Gasperini, ha rifiutato di patteggiare 10 giorni di squalifica ed adesso rischia di doverne scontare 20, durante i quali non potrà entrare in contatto in nessun modo con l’Atalanta.
Nella conferenza stampa di Atalanta-Juventus, il tecnico Gian Piero Gasperini ha commentato la notizia che lo vede a rischio di una squalifica di 20 giorni, in cui non potrà entrare in contatto in nessun modo con la squadra e neanche andare allo stadio a vedere le partite dei neroazzurri.
Gasperini ha dichiarato: “Non penso alla dietrologia e alla giustizia ad orologeria, l’unica cosa che posso dire è che io e l’Atalanta non abbiamo interrotto niente, nessun tipo di test, non c’è stata nessuna interruzione. Tutto il resto lo vedremo all’udienza, su tutto questo mettiamo un punto”.
Cosa è successo e perchè Gasperini rischia la squalifica
Il procuratore antidoping Filippo Laviani contesta a Gasperini l’articolo 3, comma 3, del codice antidoping di Nado Italia: “Ha insultato un ispettore durante un controllo a sorpresa e inveito contro l’intero sistema antidoping, interrompendo un test in corso su un calciatore dell’Atalanta e obbligando il giocatore ad andare ad allenarsi“.
Secondo quanto riferito da La Gazzetta dello Sport, l’episodio contestato è avvenuto il 7 febbraio 2021. Sul campo di allenamento, si è presentato a sorpresa un ispettore di Nado Italia. Ha chiesto di poter fare dei test antidoping su quattro giocatori. L’Eco Di Bergamo riferisce che Gasperini avrebbe interrotto il test di Robin Gosens.
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A seguito di alcune mediazioni, il test sarebbe poi stato effettuato e sarebbe risultato negativo, come quello degli altri tre giocatori. Gasperini ha rifiutato di patteggiare 10 giornate di squalifica, e a questo punto sarà giudicato dal tribunale antidoping, presieduto a Adele Rando, il 10 maggio.