Monza, Brocchi esulta: “Vittoria che pesa tanto, ce n’era bisogno”

Il Monza di Brocchi torna alla vittoria contro la Cremonese grazie alle reti di Frattesi e Dany Mota. Al termine della partita, l’allenatore biancorosso ha commentato il successo in conferenza stampa.

Brocchi Monza
Cristian Brocchi, allenatore del Monza [credit: Getty Images]
Il Monza torna al successo contro la Cremonese vincendo 2-1: decisivi i gol di Frattesi e Dany Mota nel primo tempo. Secondo tempo di sofferenza dopo l’autogol di Sampirisi, ma la squadra di Brocchi ha retto bene riuscendo a portare a casa i 3 punti.
Al termine dei 90 minuti, l’allenatore biancorosso ha commentato la prestazione in conferenza stampa: di seguito le sue parole.

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La conferenza stampa di Brocchi dopo Monza-Cremonese

Quanto pesa questa vittoria?
“Pesa tanto dal punto di vista emotivo. I ragazzi avevano proprio il bisogno di tornare alla vittoria e quindi è stata una vittoria fondamentale, maturata sicuramente nel primo tempo. Nel secondo è venuta fuori, in alcuni momenti, la voglia di far sì che la partita finisse subito perché c’era proprio la voglia di portare a casa i 3 punti, che erano fondamentali”.

La squadra ha retto anche nel momento in cui sembrava in difficoltà dopo la rete della Cremonese. Dimostrazione di forza e di una ritrovata condizione.
“Ma no. Intanto non penso sia un fattore di condizione, penso sia un fattore anche di numero di giocatori, di giocatori che hanno giocato nel proprio ruolo, in altre partite abbiamo dovuto fare qualche cambio per esigenze. Oggi secondo me i ragazzi hanno interpretato molto bene quello che era il nostro volere. Sapevamo di affrontare una squadra in grandissima salute e con la testa libera soprattutto. Quando giochi con la testa libera sei molto più forte, ti vengono le cose in modo molto più naturale e più semplice. Loro avevano 3 risultati su 3, a differenza nostra che ne abbiamo sempre uno e quindi il peso è molto più forte. Noi dobbiamo saper sopportare tutto questo. Penso che la partita sia stata interpretata come l’avevamo immaginata, con loro che avevano sei offensivi che venivano a pressare molto alto, noi che dovevamo muovere la palla per trovare le giocate alle spalle dei loro primi sei giocatori: la partita è stata giocata così. Siamo stati bravi a vincerla e a portare a casa una vittoria importante”.

Balotelli ancora non convocato per un problema muscolare. Conta ancora su di lui per il finale di campionato?
“Non lo so, è Mario che deve capire se riesce oppure no. Lui si è sempre comportato bene, l’ho sempre detto dal primo giorno che è arrivato qui: il suo comportamento è sempre stato ottimo. Logicamente però per giocare, soprattutto per giocare in questa categoria, dove l’agonismo è una delle basi principali e non basta solo la qualità, deve riuscire a trovare continuità in allenamento. Deve allenarsi tutti i giorni, deve riuscire a trovare una condizione fisica accettabile per riuscire a far emergere le qualità che ha. Se non riesce ad allenarsi con continuità diventa difficile scendere in campo e fare quello di cui lui è capace”.

Frattesi non stupisce più, in tanti lo accostano a Marchisio. Può essere secondo lei un protagonista della Nazionale del futuro?
“Davide è un giocatore che ho fortemente voluto. Sono molto contento di quello che sta facendo perché quando è arrivato aveva un’interpretazione del calcio tutta sua. Era disordinato, andava in giro per il campo, ma adesso ha iniziato a capire calcio, viene a cucire il gioco tra difensori e attaccanti, ha i tempi d’inserimento… Secondo me sta diventando un giocatore pronto per fare un grande salto, perché le qualità le aveva anche prima, ma non era ancora pronto. Adesso dico che è nell’ordine delle idee di poter fare tutto quello che un giocatore di categoria superiore può fare”.

Vittoria che vale anche più di 3 punti in vista del match di Salerno?
“Sì, ma dobbiamo valutare quella che è stata oggi la partita. Per la prossima inizieremo a pensarci da domani con gli allenamenti, anche se logicamente io non farò così, perché inizierò a pensarci subito. Però era importante tornare alla vittoria, perché avevamo perso punti anche in maniera immeritata e un po’ anche per demerito nostro, perché noi abbiamo un nostro credo calcistico, ci piace giocare a calcio, ci piace muovere la palla, ci piace arrivare al gol attraverso soluzioni che prepariamo. Oggi penso che sul primo gol, se uno va ad analizzare com’è venuto fuori, forse capisce qual è la nostra volontà. È normale che poi a volte ci sono delle difficoltà, è normale che ci sono avversari che sono bravi a chiudere le linee di passaggio e ad essere aggressivi. Non sempre quindi va a buon fine il fatto di poter partire dal portiere o in ricostruzione appena fuori dall’area di rigore, ma la nostra volontà è quella di cercare di giocare a calcio, anche perché i nostri calciatori hanno queste qualità e non ne hanno altre”.