Terminata 2 a 1 la sfida tra Milan e Genoa, i due allenatori, Pioli e Ballardini, hanno rilasciato alcune dichiarazioni importanti nel dopo partita.
Le parole di Pioli
E’ stata pesante l’assenza di Mandzukic, oggi si è visto… “Mario può darci una grossa mano, l’avevamo preso a gennaio con questo obiettivo. Le sue caratteristiche sono importanti. Sono contento che abbia dato un contributo forte per la vittoria di oggi”.
Quanto vale questo successo? “Vale tre punti, abbiamo fatto un passo avanti. La squadra ha sentito la pressione di non vincere da tanto tempo in casa, questa vittoria ci può dare fiducia e spinta per le prossime partite”.
Vittoria cinica? “La squadra ha giocato bene, ma non ha sfruttato le occasione, gettate al vento le opportunità che poteva dare un doppio vantaggio, ma ci sta soffrire, poi siamo stati bravi a contenerli”.
Tabù San Siro sfatato? “Saremo anche una quadra giovane ma poi le pressioni ci sono, i numeri in casa si leggono. Vincere è stato importante”.
Centrocampo spesso in difficoltà? “Non ho visto un centrocampo in difficoltà, dovevamo verticalizzare di più, ma ho visto una squadra ordinata”.
Ore 15.07 finisce la conferenza di Pioli
Leggi anche———————-> Milan-Genoa 2 a 1, cronaca e tabellino: Scamacca affonda il Grifone
Le parole di Ballardini
Sui tre attaccanti
“Abbiamo dieci difensori di cui 6-7 centrali, oggi non avevamo terzini. Alla fine c’erano Goldaniga da una parte e Masiello dall’altra. L’unico esterno di ruolo oggi era Ghiglione. Abbiamo giocatori di qualità davanti, ma sai bene che le squadre per come vengono costruite bisogna trovare il giusto equilibrio e devi esaltare le qualità di ognuno. La squadra è stata costruita per giocare con due attaccanti, poi le cose si possono sempre rivedere”.
Su Destro
Sul coinvolgimento della squadra
“Questo grazie alla serietà di tutti, lo sottolineo sempre. Abbiamo una rosa abbastanza ampia, c’è grande coinvolgimento e impegno quotidiano. Per un allenatore è facile, i ragazzi ti danno una mano, si impegnano e ci tengono a far bene quando vengono chiamati in causa”.
Sul futuro