Bufera Superlega: il presidente Agnelli e la Juve sul piede di guerra

Caos Superlega, la sfida della Juve: “Continueremo a partecipare a campionati e coppe europee perchè ne abbiamo diritto”

Il presidente Andrea Agnelli (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Il presidente Andrea Agnelli (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Clamorose novità nel mondo del calcio. Improvvisamente, un fulmine a ciel sereno nella notte del 18 aprile 2021. Il business del pallone è pronto a cambiare drasticamente. Anche la Juve ha ufficializzato la partecipazione alla Superlega e lo ha fatto con un comunicato ufficiale apparso sul sito juventus.com. In contemporanea il presidente bianconero Andrea Agnelli, nominato vice presidente della Superlega, lascia la carica di numero uno dell’Eca (l’associazione che riunisce 248 club europei, tra i quali ora non c’è più la Juve) e quella di membro del Comitato Esecutivo dell’Uefa. 

Chi sono gli altri club partecipanti: Milan, Arsenal, Atletico Madrid, Chelsea, Barcellona, Inter, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham.

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Superlega, comunicato Juve: “Abbiamo diritto di partecipare alle competizioni europee”

“Juventus Football Club S.p.A. annuncia la sottoscrizione di un accordo con altri top club europei per la creazione di una nuova competizione calcistica europea, la Super League. I club hanno concordato di partecipare alla Super League con un progetto di lungo termine. È previsto che altri top club europei aderiscano al progetto Super League, così da costituire un nucleo di club composto da un numero massimo di 15 membri fondatori permanenti. In ciascuna stagione sportiva, si aggiungeranno altri club secondo un processo di ammissione, per un totale di 20 club”.

E ancora: “I club fondatori continueranno a partecipare alle rispettive competizioni nazionali e, fino all’avvio effettivo della Super League, Juventus ritiene di partecipare alle competizioni europee alle quali ha titolo di accedere”, scrive il club bianconero nel documento. «I club fondatori desiderano attuare il progetto Super League in accordo con Fifa e Uefa, tenendo in considerazione gli interessi degli altri stakeholder che fanno parte dell’ecosistema calcistico. Al contempo, onde assicurare il buon esito del progetto e così darvi pronta esecuzione, la società costituita per la Super League potrebbe anche agire in via giudiziale al fine di tutelare i propri diritti”.

Cosa rischiano i club: la minaccia della Fifa e Uefa

Un durissimo comunicato dell’Uefa ha dunque messo in evidenza la volontà da parte del massimo organismo governativo del calcio europeo, di considerare l’idea di escludere i club che hanno aderito alla Superlega negando loro la possibilità di partecipare ai propri campionati di riferimento nel proprio Paese. Il comunicato congiunto con UEFA, FA inglese, RFEF, FIGC, Premier League, LaLiga e Lega Serie A era incentrato proprio su questo concetto. Ma non è tutto. A rischiare provvedimenti durissimi potrebbero essere anche i calciatori che fanno parte dei suddetti club della nuova Superlega.

“Se ciò dovesse accadere, ci teniamo a ribadire che noi – UEFA, FA inglese, RFEF, FIGC, Premier League, LaLiga, Lega Serie A, ma anche FIFA e tutte le nostre federazioni affiliate” si legge nella dichiarazione congiunta “resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto. Un progetto che si fonda sull’interesse personale di pochi club in un momento in cui la società ha più che mai bisogno di solidarietà. Prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo, al fine di evitare che ciò accada. Il calcio si basa su competizioni aperte e meriti sportivi; Non può essere altrimenti”.

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