Nella notte è arrivato il comunicato ufficiale. Il calcio europeo potrebbe cambiare come mai prima d’ora con la nuova nata Super League
“Dodici club europei di calcio annunciano congiuntamente un accordo per costituire una nuova competizione calcistica infrasettimanale, la Super League, governata dai Club Fondatori“. Con questo comunicato 12 club europei: Arsenal FC, Atlético de Madrid, Chelsea FC, FC Barcelona, FC Internazionale Milano, Juventus FC, Liverpool FC, Manchester City, Manchester United, Real Madrid CF, Tottenham Hotspur e AC Milan lanciano una rivoluzione nello sport più popolare del mondo.
Nel comunicato congiunto si legge che oltre ai club fondatori ” È previsto che altri tre club aderiranno come Club Fondatori prima della stagione inaugurale, che dovrebbe iniziare non appena possibile. In futuro i Club Fondatori auspicano l’avvio di consultazioni con UEFA e FIFA al fine di lavorare insieme cooperando per il raggiungimento dei migliori risultati possibili per la nuova Lega e per il calcio nel suo complesso“. L’obiettivo di tale lega è “Migliorare la qualità e l’intensità delle attuali competizioni europee nel corso di ogni stagione, e di creare un formato che consenta ai top club e ai loro giocatori di affrontarsi regolarmente“. Inoltre, il comunicato spiega che “la pandemia ha evidenziato la necessità di una visione strategica e di un approccio sostenibile dal punto di vista commerciale per accrescere valore e sostegno a beneficio dell’intera piramide calcistica europea“.
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Il format della competizione prevede “20 club partecipanti di cui 15 club Fondatori e un meccanismo di qualificazione per altre 5 squadre, che verranno selezionate ogni anno in base ai risultati conseguiti nella stagione precedente” . Alla nuova struttura del calcio europeo parteciperebbero solo le big, con inviti riservati sulla base del ranking e dei risultati in Europa nelle ultime stagioni. Una situazione che esclude le società piccole. Le partite verranno disputate in settimana con tutti i club partecipanti che continueranno a competere nei loro rispettivi campionati nazionali anche se, in un comunicato la Uefa insieme agli altri organi del calcio (comprese le leghe nazionali dei club coinvolti) fa sapere: “Come annunciato in precedenza anche dalla FIFA, ai club coinvolti sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l’opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali“.
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L’organizzazione della nuova coppa Super League sembrerebbe prendere spunto dal basket, più precisamente dal torneo europeo per club: l’Eurolega. L’Eurolega è una lega semichiusa a cui prendono parte in totale diciotto squadre facenti parte della FIBA Europe: undici sono fissi, cinque vi accedono annualmente al raggiungimento di determinati obiettivi e due partecipano su invito. Le 18 squadre si affrontano in un unico girone all’italiana con partite di andata e ritorno. Undici squadre possiedono una licenza A pluriennale. Partecipano poi le vincitrici del campionato tedesco e della lega adriatica, la prima classificata del campionato spagnolo e della VTB league che non possiedono la licenza A, la vincente dell’Eurocup e due squadre alle quali vengono assegnate delle wild card. Le prime otto squadre della stagione regolare disputano i playoff: quarti di finale al meglio delle 5 gare e Final Four. Esiste un accordo firmato tra gli 11 club: se uno di essi decide di uscire dall’Eurolega prima di 10 anni, deve pagare una multa di 10 milioni di euro.
La licenza A è un permesso, di durata annuale o pluriennale, grazie al quale le squadre accedono alla competizione, praticamente scavalcando il merito sportivo. Per l’Italia è presente l’Olimpia Milano ammessa di diritto insieme a: Anadolu Efes, Barcellona, Baskonia, Cska Mosca, Fenerbahce, Maccabi Tel Aviv, Olympiacos, Panathinaikos, Real Madrid e Zalgiris Kaunas. I requisiti da soddisfare per ottenere la licenza A sono:
1) La sede di gioco deve essere situata in un’area urbana di 200.000 abitanti.
2) Disporre di un palazzetto di almeno 10.000 posti con possibilità di ottenere una deroga in caso si disponga di un palazzetto da almeno 7.000 posti ed esista un progetto di ampliamento.
3) Presenza di un aeroporto internazionale a meno di 100 km dal palazzetto.
4) Almeno due alberghi a quattro stelle nell’area urbana.
5) Non essere sottoposti a procedura di insolvibilità.
6) Terminare nella prima metà della classifica nel proprio campionato nazionale.
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