Calcio

La Superlega già si sgretola, club inglesi e spagnoli in fuga

Il progetto della Superlega potrebbe già essere naufragato, i club inglesi si stanno sfilando e non solo loro.

Da sinistra in primo piano: Trent Alexander-Arnold e Georginio Wijnaldum del Liverpool in pressing su Vinicius Junior del Real Madrid. Champions League. 6 aprile 2021 (foto di Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images).

Un “sogno” durato poco, anzi pochissimo. La rivoluzione della Superlega è già pronta a essere derubricata come fallimento assoluto. La parole “fine” al progetto lo sta mettendo il fronte inglese della vicenda con i club, aspramente criticati dai tifosi e messi all’angolo anche dal governo, che stanno per abbandonare il gruppo delle 12 società fondatrici, chiudendo di fatto ogni possibilità di far partire la competizione visti i recenti “no” anche dei club degli altri Paesi come Boruassi Dortmund, Bayern Monaco, Paris Saint Germain e Porto.

La Superlega è già al capolinea

Le prossime ore saranno decisive, secondo i media inglesi Manchester City e Chelsea stanno già preparando le documentazioni per abbandonare il progetto. Il primo è stato criticato persino dal proprio allenatore, Guardiola, il secondo è invece accerchiato dai tifosi che proprio in queste ore stanno protestando davanti a Stamford Bridge. Protesta che arriva dopo quella di ieri dei tifosi dei Liverpool che avrebbe spinto la dirigenza dei reds a ripensare alla propria adesione alla Superlega, anche nel Merseyside sarebbero pronto a fare retromarcia.

LEGGI ANCHE: De Bruyne contro la Superlega: “Io amo il calcio, lasciamo sognare i tifosi”

Tre su sei inglesi sono nel caos, e la quarta, il Manchester United lo è forse ancora di più. Poco fa è arrivata la notizia, ancora non ufficiale, che il CEO dei Red Devils Wooodward si sarebbe dimesso dalla propria carica. Non un dettaglio visto che proprio il dirigente delle United era uno dei sostenitori più importanti della Superlega in Inghilterra. Su Arsenal e Tottenham non trapela ancora niente, ma anche loro sono state criticate dai tifosi. E poi c’è la questione politica con il Primo Ministro Johnson che si è fermamente opposto alla Superlega minacciando di bloccarla anche con una legge.

E’ovvio che senza i sei club inglesi, le società tedeschi e quelle francesi il progetto è destinato a naufragare. Altri indizi arrivano poi dalla Spagna con l’Atletico Madrid che sarebbe pronto a sfilarsi e il Barcellona che non è più così sicuro visto che Laporta vorrebbe lasciare la decisione ai soci. Insomma è durato due giorni il sogno dei grandi club europei di giocare solo tra di loro, la Superlega non vedrà la luce e l’addio al torneo potrebbe già arrivare in nottata quando i 12 club fondatori si riuniranno intorno a mezzanotte per decidere le sorti di una rivoluzione destinata a morire sul nascere.

Matteo Oneto

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