Superlega, il Segretario Generale: “La vogliono anche i grandi giocatori”

La Superlega prova a difendersi dai tantissimi attacchi delle ultime ore e lo fa con le dichiarazioni del suo Segretario Generale Anas Laghrari.

Superlega Juventus
Il logo della Superlega abbinato a quello della Juventus (Fonte foto: sito ufficiale Superlega)

Un calcio migliore, più ricco con grandi match ogni settimana e tutti i giocatori più forti a sfidarsi anche più volte durante l’anno. L’idea della Superlega è questa e non piace quasi a nessuno, dai tifosi che protestano per un calcio “solo dei ricchi”, alle Federazioni che vedono nella neonata competizione una minaccia ai campionati nazionali fino ad arrivare ai governi che rischiano di vedere fuggire parte di quel sistema che in ogni paese regala punti di PIL. A difendere il progetto ci ha pensato Florentino Perez ieri, e oggi a fargli eco è il segretario generale del neonato torneo Anas Laghrari che detta subito i tempi: “potrebbe partire a settembre e non è una lega chiusa perché un quarto delle squadre cambierebbe ogni anno e ci sarebbero le retrocessione come in tutti i campionati”.

Le parole del Segretario Generale della Superlega

A Le Parisien il Segretario spiega che anche i grandi giocatori siano a favore della rivoluzione: “Notiamo una frustrazione tra i giovani giocatori che hanno voglia di giocare grandi partite contro grandi giocatori. Il segretario Superlega: “Neymar sognava di affrontare Messi in Champions, ma era infortunato e forse non potrà mai giocarci contro”. La difesa di Laghrari arriva anche sulla questione tifosi: “la nuova Champions League è difficile da comprendere e fa perdere fan, Le nuove generazioni si interessano meno al calcio, si concentrano sui videogiochi o altro e si avvicinano solo quando ci sono grandi partite. Ma questo tipo di sfide capitano solo raramente”. Problema che sarebbe risolto da questo calendario ricco di big match con le 20 venti squadre divisi in due gironi da 10 e poi il via alla show finale con partite di andata e ritorno dagli ottavi in poi.

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Il Segretario Generale parla anche delle questione economica con una parte dei 3,5 miliardi di euro di JP Morgan che andrebbe direttamente alla Uefa e a quei club che non partecipano alla Superlega, “400 milioni in tutto” dice. Insomma un progetto splendido secondo chi lo ha ideato perché: “ offre il calcio migliore possibile, fa sognare la gente e i giovani in più rinnova un sistema prigioniero della follia del mercato e dei soldi”. Tutto bellissimo secondo Anas Laghrari a cui forse è sfuggito che quasi tutto il mondo del calcio si sta opponendo alla nascita della Superlega