Antonio Conte provato ma felice per la preziosissima vittoria ottenuta oggi dalla sua Inter contro il Verona. Il tecnico nerazzurro: “La corsa per abbracciare i miei giocatori? Ho visto il 95% dello scudetto”.
Tre punti sudati per l’Inter che riesce a superare anche lo scoglio Verona grazie a una rete di Matteo Darmian al 76′. L’esterno nerazzurro, entrato in campo al posto di Perisic, ha regalato altri tre punti alla capolista come era già accaduto nel match contro il Cagliari.
Ecco le dichiarazioni dell’allenatore dell’Inter subito dopo la partita ai microfoni di DAZN.
Conte: “La vittoria di oggi pesa nove punti”
“Ci sono altre squadre che stanno perdendo punti, mentre noi stiamo mantenendo il piede sull’acceleratore, siamo costanti. La corsa che ho fatto per andare ad abbracciare i miei giocatori dopo il goal? Eh, ho visto il 95% dello scudetto in quella corsa. La vittoria di oggi è fondamentale, pesa nove punti, non tre”.
“Avevate detto che ci eravamo fermati. Non è così”
“Arrivare a questo punto, con il pallone che inizia a pesare, fa scattare un po’ di pressione. Ci sono giocatori che non sono abituati a questo tipo di partite. Detto questo, avevate detto che c’eravamo fermati dopo due pareggi e invece non è così. Ci sono tante situazioni e occasioni limpide a tu per tu contro il portiere avversario, nelle ultime partite, che fanno capire la nostra tensione”.
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Conte: “Il trio difensivo mi ricorda Bonucci, Barzagli e Chiellini”
“Bastoni-De Vrij-Skriniar? Io vedo molte similitudini con l’inizio del percorso con Bonucci, Barzagli e Chiellini. Anche loro non avevano vinto nulla prima di quell’anno e la stessa cosa vale per i miei tre giocatori di adesso. Avere una vittoria come quella che stiamo inseguendo, significherebbe per loro un grande traguardo ed un trofeo importante nel loro palmares. Oggi parliamo di tre campioni quando nominiamo Bonucci, Barzagli e Chiellini, ma prima di quell’anno erano ancora vergini dal punto di vista delle vittorie”.
“Abbiamo lavorato tanto sulla testa”
“In questi due anni abbiamo lavorato tanto sulla testa, da un punto di vista mentale. Era da tantissimo tempo che l’Inter non era competitiva. L’anno scorso abbiamo fatto finale di Europa League e secondo posto. Quest’anno lo Scudetto è molto vicino. Il risultato ti porta a conquistare un gruppo di calciatori che capiscono che il percorso è quello e che la guida è sicura. E si affidano completamente. So che il mio cognome porta con sé tutta una serie di aspettative”.
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