Il calcio italiano nel caos: c’è la rivolta dei piccoli club!

Si anima il dibattito interno alla Lega di Serie A dopo l’adesione di Juventus, Inter e Milan alla Superlega. Un “tradimento” che molti club della massima serie chiedono non rimanga impunito.

during the FIGC Elective Assembly at Cavalieri Waldorf Astoria Hotel on February 21, 2021 in Rome, Italy.

Sampdoria, Sassuolo, Torino, Bologna, Genoa, Spezia, Benevento e Crotone, Torino, Bologna, Genoa, Parma e Cagliari hanno inviato la lettera al presidente di Lega Paolo Dal Pino chiedendo provvedimenti anche alla luce del mancato ingresso dei fondi nella questione dei diritti televisivi, penalizzante per l’intero movimento. Introiti venuti a mancare oggi più che mai fondamentali per la tenuta del sistema.

Forti critiche anche della Roma, a cui si sommano quelle più blande di Napoli e Lazio contrarie allo scisma del calcio europeo. Club, questi, che non hanno aderito alla lettera inviata in Lega. A loro, nei prossimi giorni, verrà chiesto di prendere una posizione forte nei confronti delle milanesi e della Juventus per aver tentato di pugnalare il calcio italiano alle spalle.

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Provvedimenti chiesti anche dall’Uefa

Anche l’Uefa non vuole avere a che fare con i club fondatori della Superlega, dunque Juventus, Milan e Inter. Per questo né con Giuseppe Marotta, né con Andrea Agnelli, né con Paolo Scaroni.

Il massimo organismo calcistico europeo chiede alla Lega di indurre alle dimissioni il dirigente interista dalla carica di consigliere federale. Marotta s’è detto pronto a lasciare il posto se sarà sfiduciato da 14 club, la maggioranza qualificata.

Poi sarà la volta del presidente juventino Andrea Agnelli. Il rischio è che l’Uefa non sia disposta ad ascoltare l’Italia sulle riforme future se i dirigenti coinvolti non lasceranno i rispettivi incarichi.