Il Lecce è stato scosso nelle ultime ore dal dramma umano di Mancosu. Eugenio Corini ne parla ai giornalisti in questa particolare vigilia di campionato. Corini: “Mancosu esempio di coraggio”. Oggi intanto arriva la Reggina.
Corini ieri pomeriggio si è presentato davanti ai giornalisti, seppur virtualmente, per rispondere ai numerosi quesiti della stampa, in particolare di quella pugliese. La squadra attraversa il momento decisivo della stagione, dovendo fronteggiare le ultime 2 partite considerandole come finali da vincere.
L’avversario di oggi
Il prossimo avversario si chiama Reggina, una squadra che viene da una striscia positiva importante, specie con l’avvento di Baroni in panchina. Corini è ben consapevole della forza dei calabresi: “Nel girone di ritorno hanno fatto i nostri stessi punti, alternano spesso i moduli, passando dal 4-2-3-1 alla doppia punta, con attaccanti importanti, esterni veloci e tecnici, una linea difensiva accorta e aggressiva ed un centrocampo di qualità”. Occorrerà quindi il suo miglior Lecce per batterli, visto anche il ruolino tenuto dagli amaranto negli ultimi periodi.
A tal scopo anche nella scelta degli undici titolari, saranno privilegiate le scelte più rodate, specialmente nel reparto offensivo. Assente Pettinari, Corini esclude infatti di impiegare dal primo minuto Güven Yalcin. Il candidato alla sua sostituzione con ogni probabilità sarà Pablo Rodriguez. Anche sull’eventualità di riproporre il doppio play, il tecnico ha spiegato che molto dipenderà da come l’avversario si schiererà. Saranno opzioni che potrebbero essere valutate anche in corso di gara, perché anche a mezz’ora dalla fine chi entra può incidere nel cambiare l’inerzia di certe partite.
“Mancosu esempio di coraggio”
L’ambiente salentino è però stato scosso dalla notizia della malattia di Marco Mancosu. Il giocatore, che era stato indisponibile per alcune settimane, ha infatti rivelato di essersi dovuto operare per un tumore. La sua battaglia contro il cancro ha colpito tutti, così come la sua forza d’animo e la dignità con cui il ragazzo ha deciso di aprirsi, raccontandolo.
Un messaggio allo stesso tempo di forza e di speranza per tutti coloro che si trovino ad affrontare una simile malattia: “Il suo è un atto di grande coraggio, ha sofferto molto, ma è stato forte e tutti gli sono stati vicino. Abbiamo rispettato il suo momento e ci siamo messi a sua completa disposizione, ma lui ha fatto qualcosa di ancora più grande dimostrando coraggio nell’affrontare questa lotta”.
La storia di Marco, ha proseguito Corini, servirà di sprone al gruppo che dovrà portare in campo in queste ultime gare l’esempio e la forza mostrati dal proprio capitano.