Lecce, Mancosu e la verità sull’assenza: “Mi sono operato di tumore”

Marco Mancosu ha avuto un tumore. Il capitano del Lecce è rimasto lontano dal terreno di gioco per oltre un mese a seguito dell’intervento chirurgico a cui si è sottoposto. Nessuno, tuttavia, finora era a conoscenza dei reali motivi della sua assenza.

Mancosu
Marco Mancosu, capitano del Lecce (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Non una semplice appendicite, bensì un tumore. Questo il motivo per cui Marco Mancosu è stato costretto a stare lontano dal terreno di gioco per un mese. La terribile storia del capitano del Lecce, rimasta fino a qualche minuto fa nascosta, ha però un lieto fine. Il centrocampista infatti si è operato il 26 marzo scorso ed ora sta bene. Il classe ’88 continuerà nelle prossime settimane a sottoporsi agli esami e alle cure mediche necessarie, ma per il momento il suo unico pensiero è il campo. Il giocatore vuole essere uno dei protagonisti della scalata dei giallorossi verso la Serie A. Manca ancora uno sforzo per raggiungere l’obiettivo, sia tramite promozione diretta oppure attraverso i play-off.

La lettera di Marco Mancosu

A svelare quanto accaduto nelle ultime settimane è stato proprio Marco Mancosu attraverso una lunga lettera pubblicata sui suoi canali social. “Mi sono operato di tumore. E ho già vinto”. Questa l’intima confessione. Il centrocampista, rientrato in campo lo scorso sabato in occasione del match contro il Cittadella, ha raccontato a cuore aperto i momenti terribili trascorsi. Tanta la paura nel mettersi a nudo di fronte ai medici, insieme a coloro che stavano e stanno ancora vivendo il medesimo incubo. “Là, in quella sala d’aspetto non ci sono ragioni sociali, non conta se sei un avvocato, un calciatore, un presidente o un normalissimo impiegato, là siamo tutti uguali, tutti alle prese con qualcosa che non possiamo controllare”, ha sottolineato.

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Poi il “no” al ritorno in campo, che il capitano del Lecce tuttavia non ha voluto in alcun modo accettare. “I medici mi hanno detto che la mia stagione era finita e che dovevo pensare all’anno prossimo, dopo due settimane ero in campo a correre”, ha raccontato Marco Mancosu. La sua battaglia, tuttavia, non è ancora giunta al termine. In questi giorni, infatti, si sarebbe dovuto recare a Milano per effettuare gli esami necessari a comprendere se dovesse sottoporsi o meno a chemioterapia. Il centrocampista però ha rinviato l’appuntamento a data da destinarsi. Prima il calcio, la sua più grande passione. “Voglio fare la cosa che amo di più al mondo, giocare a calcio. Poi si vedrà a fine campionato. Io ho già vinto”.

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Il coraggio dunque certamente non manca alla bandiera giallorossa. Lo ha dimostrato anche mettendosi a nudo di fronte ai suoi sostenitori, nel raccontare una battaglia dura. Un’impresa che vale più di un calcio di rigore o una finale. “Questo per me significa essere uomo”, ha detto Marco Mancosu. E ha concluso: “Ho deciso di parlarne solo ora perché prima non mi sentivo pronto. Mi voglio scusare con coloro a cui ho mentito per nascondere il reale motivo del mio problema. Mi sono operato il 26 Marzo e da quel giorno sono ancora più orgoglioso di me stesso e di chi ho affianco”.

 

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