Conferenza stampa di Paulo Fonseca alla vigilia di Roma-Crotone. Come sempre il tecnico si è mostrato abbottonato sul futuro e sulla formazione da schierare, pur lasciandosi scappare una grande sorpresa nell’undici titolare.
“Non parlo del futuro della Roma”
Un Fonseca come sempre misuratissimo nelle esternazioni, ha rilasciato le sue dichiarazioni alla vigilia della trentacinquesima di campionato, che vedrà la Roma ospitare il Crotone di Serse Cosmi. Si è trovato di fronte una stampa che ha tentato di scucirgli alcune valutazioni in prospettiva futura, quasi dei consigli per “la Roma che verrà”. Sempre attentissimo alla comunicazione, si è ben guardato dal cadere nel tranello e, per non invadere un territorio che a breve sarà di competenza di Josè Mourinho, ha risposto: “Fra una settimana non sarò più l’allenatore della Roma, per cui non è corretto che io esprima delle valutazioni o comunque parli delle prospettive future della squadra. Ci penserà la società, con il nuovo allenatore”.
Sull’annoso tema dei tantissimi infortuni muscolari, le risposte del portoghese hanno ampiamente ricalcato la falsariga delle precedenti interviste. Ha infatti ribadito come la situazione fosse in controllo fino al mese di marzo e come le tante gare ravvicinate abbiano portato ad un aumento delle casistiche di infortuni. “Come ho detto in passato è successo anche in altre squadre europee, in quelle che hanno giocato più gare. Il Bayern ha giocato senza sette titolari col PSG”
I giovani ed il futuro
Sulla possibilità di vedere in campo altri giovani nelle ultime partite di campionato, ha detto soltanto che “Darboe domani giocherà titolare”. Una bella soddisfazione per il giovane gambiano che solo un paio di giorni fa ha debuttato in Europa League contro il Manchester United.
Altro tema, i giovani. La Roma ha un settore giovanile molto promettente che Fonseca ha pure valorizzato, come lui stesso ricorda, facendo debuttare nel corso della stagione ormai agli sgoccioli sia Tripi che Milanese. Non ha però voluto sbilanciarsi in previsioni su altri nomi della Primavera che potrebbero crescere in prospettiva e giocare nel palcoscenico maggiore della massima serie nel prossimo futuro.
Alla provocazione se la società gli avesse chiesto di arrivare settimi, ha risposto: “Non ha bisogno di chiedere niente, sappiamo che dobbiamo arrivare più in alto possibile”.
Sulle sue ambizioni future e se avesse qualche preferenza, nel caso potesse scegliere dove allenare il prossimo anno, ha detto che il suo futuro sono le prossime 4 gare alla guida della Roma. Infine, ha smentito di poter recuperare qualcuno fra gli acciaccati, contando però di poterlo fare per la gara contro l’Inter fra sette giorni.