Milan – Cagliari 0 a 0, le parole di Pioli e Semplici nel post partita

Il Milan di Pioli sbatte contro il Cagliari a San Siro. Tutto da rifare per il Diavolo, che aspetta l’ultima giornata di campionato.

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Le parole di Pioli

Pioli continua a fare le sue scelte partita dopo partita. “Deve essere così, inutile pensare a quello che potevamo fare. Non è stata la nostra serata migliore, il ritmo e la qualità non sono state all’altezza delle ultime prestazioni. Anche contro la Juve doveva essere la partita della vita, abbiamo dimostrato di avere le qualità per fare bene pure domenica”.

Cosa non è andato di storto a Pioli questa sera? Lui dice “Nella partita di oggi a livello di emozioni è passato un po’ tutto, sapevamo che vincendo potevamo chiudere tutto quindi c’era un po’ di pressione e tensione, magari anche la convinzione di poterla vincere comunque. Potevamo muovere la palla più velocemente per trovare situazioni più vantaggiose”.

Credi nel destino? Il cerchio si è aperto e si può chiudere con l’Atalanta: “Il cerchio si chiuderà sicuramente perché è l’ultima partita. Stasera c’è grande delusione, da domattina si riparte. L’Atalanta è l’unico avversario di alto livello che non siamo riusciti a battere in questo mio anno e mezzo, è molto forte. Ci prepareremo per riuscirci”.

Cosa non ti ha fatto vincere la partita? “Il risultato di oggi pomeriggio ha dato più serenità a loro, ti dà la possibilità di essere più liberi. A noi la convinzione dell’ “arriverà”. Invece se non ti approcci nel modo giusto il risultato non arriva, se non è la tua serata anche con un pizzico di fortuna il risultato non arriva”.

Sui cambi: “Ho cambiato Bennacer per avere più dinamismo e fisicità in mezzo al campo e sulle palle inattive. Mandzukic ha avuto tanti problemi e stamattina l’abbiamo convocato all’ultimo. Non aveva minutaggio superiore”.

Manca un vice Ibra? “Sì, però bisogna avere anche un po’ di equilibrio nelle valutazioni. Nelle ultime due non c’erano Zlatan, ho sentito dire prima che siamo Ibradipendenti e poi che giochiamo meglio senza di lui. Mandzukic è stato preso per questo però da quando è arrivato al Milan ne ha passate tante. A gennaio la nostra idea era quella di prendere un centravanti pronto. Oggi non abbiamo perso per il vice Ibra ma per una situazione troppo tesa”.

Cambierebbe tra quarto e quinto posto? “Cambierebbe. Per tutto il campionato che abbiamo fatto non arrivare tra le prime quattro sarebbe sicuramente una delusione ma non un fallimento, quest’anno abbiamo gettato le basi per un futuro da Milan vincente”.

Le parole di Semplici

Leonardo Semplici, allenatore del Cagliari, è stato intervistato da Sky Sport al termine di Milan-Cagliari: “Un po’ di festa l’abbiamo fatta perché la matematica ci dava la salvezza. Abbiamo bevuto una birretta. Devo dar merito a questi ragazzi per il percorso fatto, ci siamo rimessi in discussione e anche stasera abbiamo dimostrato questo: contro una grande squadra come il Milan abbiamo fatto una grande prestazione. L’avevamo preparata bene perché pensavamo di doverci giocare la salvezza. Complimenti ai ragazzi”.

Una delle partite più belle? “Davanti ad un avversario forte come il Milan che ultimamente ha fatto grandi vittorie venire qua e creare anche tante occasioni… È stato bravissimo Donnarumma. Noi abbiamo rischiato poco, siamo stati con le linee strette per impedire ai loro trequartisti di fare le solite giocate”.

Sulla salvezza, molla mentale o scelte tecniche? “È stata una molla mentale dove ho messo davanti agli occhi dei calciatori cose che facevano finta di non guardare. Nei 95 minuti non eravamo sempre squadra. Si era creata una situazione di malcontento nello spogliatoio e non ce lo volevamo dire. Al mio arrivo avevano 15 punti, leggendo la classifica sembrava impossibile. Poi però mi sono accorto che c’erano problematiche. Siamo stati bravi, col presidente e col direttore, a risolvere questi problemi”.

Su Godin: “Lo conosciamo bene, è una guida per noi ma come lui anche altri come Joao Pedro, Nainggolan e Pavoletti. Bisognava fare qualcosa di diverso, soprattutto col lavoro a livello mentale, cioè che tutti avessero la gioia di fare la corsa in più per il compagno. Questo ci ha trasformato in squadra”.

Resti e punti all’Europa League? “Devo andare con calma, fare il mio percorso. Mi auguro di poter fare un altro step, ora festeggiamo la salvezza e poi penseremo al futuro”.