Simone Inzaghi deluso nel post derby, non si sbilancia sul suo futuro. La sfida era importante per la città, più che per la classifica: “Bravi loro”.
Si definisce ottimista per natura. Tuttavia nel dopo gara, il tecnico biancoceleste non si è sbilanciato sul suo futuro, ribadendo la volontà di finire il campionato nel migliore dei modi. Ci sarà poi tempo di sedersi con la società per discutere di mercato e di obiettivi futuri. Solo queste parole, a chi gli chiedesse di commentare quanto, prima del fischio di inizio, avesse dichiarato Igli Tare, che si era detto fiducioso sulla firma del rinnovo di Inzaghi.
Tornando al derby vinto dalla Roma per 2-0, Inzaghi ha aggiunto: “La Champions l’avevamo già persa a Firenze. Il derby è importantissimo, la squadra non meritava di andare sotto prima del riposo. C’è rammarico per il secondo tempo, perché non abbiamo reagito”. Secondo l’allenatore laziale, il tabellino recita due tiri in porta e due gol, a testimonianza dell’estrema concretezza giallorossa. Non nasconde un evidente rammarico, perché questo derby non contava tanto per la classifica, ma per la città era molto importante: “Sono stati più bravi di quanto noi lo fossimo stati all’andata”.
Il prossimo anno ci si dovrà “accontentare” dell’Europa League. Inzaghi sul punto ha ricordato che al suo arrivo, 5 anni fa, la squadra era fuori dagli scenari internazionali, per cui ripartire dalla competizione meno prestigiosa servirà di sprone per avere sempre chiari gli obiettivi di crescita: “Dobbiamo crescere e migliorarci anno dopo anno”.
Al momento l’unica certezza è che il rinnovo di Inzaghi non c’è ancora. Tutti mostrano ottimismo, ma ancora di firmare non si parla. La Lazio la prossima stagione non giocherà la Champions League, mentre nel recupero di campionato col Torino non potrà disporre di Francesco Acerbi, espulso con doppio giallo quando, negli ultimi minuti del derby, il risultato era già sul 2-0 e certamente appiedato dal Giudice Sportivo.