Inter, Dimarco si racconta: “Interista da sempre. Fatti tanti sacrifici”

Il difensore dell’Inter Federico Dimarco si è raccontato. Diversi i temi toccati: dalle punizioni (il marchio di fabbrica) all’amore per i nerazzurri.

Dimarco Inter
Federico Dimarco, difensore dell’Inter [credit: Getty Images] – Meteoweek
Federico Dimarco è la vera sorpresa dell’Inter di Inzaghi. L’allenatore nerazzurro difficilmente rinuncia al suo difensore, schierandolo sia da quinto di centrocampo che da terzo di difesa. Il suo mancino è prezioso in fase di impostazione e da calcio piazzato: bellissima la punizione segnata alla Sampdoria, ma anche l’assist regalato a Skriniar da calcio d’angolo contro il Bologna ne ha messo in mostra le doti.
Ieri sera ha esordito da titolare in Champions League dopo essere entrato a gara in corso contro il Real: prestazione positiva da terzo di difesa e ottima intesa con Perisic sulla fascia.

Dimarco ha parlato ai microfoni di DAZN, raccontando il suo percorso dalle giovanili alla prima squadra nel club del suo cuore: ecco le sue parole.

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Inter, Dimarco si racconta a 360°

“Mi fermo spesso a calciare le punizioni”

Le punizioni sono la specialità di Dimarco. Borja Valero, suo ex compagno di squadra, lo he definito come “Il più forte di tutti a battere le punizioni“. Il difensore nerazzurro ha dichiarato di fermarsi sempre al termine degli allenamenti per provare a calciare in porta.
Dimarco ha raccontato il suo gol alla Samp, una punizione calciata a 106 km/h: “Potevo metterla solo lì, più bassa me l’avrebbe parata. Per fortuna è entrata”. 

“Il primo gol ha significato tanto”

Dimarco ha ricordato il primo gol con la maglia nerazzurra, dichiarando di essersi sentito ripagato per i tanti sacrifici fatti: “Un’emozione incredibile”.

“Sono molto legato a Milano”

Il difensore nerazzurro si è detto felicissimo per essere tornato a Milano dopo i prestiti in giro per l’Italia. Infine, una dichiarazione per la “sua” Inter: “Sono interista da sempre. Andavo in curva, per me è un onore essere qua. Mentre ero a Verona i tifosi mi chiedevano di tornare, mi ha fatto piacere”.
Un ricordo di quando era raccattapalle: “Il ricordo più bello è il gol del 4-2 di Maicon nel derby”.

“Con Juric mi divertivo tantissimo”

Dimarco ha ripercorso il suo periodo a Verona sotto la guida di Juric. L’allenatore croato lo ha sperimentato da terzo di difesa, facendogli scoprire nuovi lati del suo gioco: “Ho imparato a fare bene il terzo con Juric e mi divertivo tantissimo”. L’inizio, però, è stato da terzino puro. Anche se il suo primo allenatore interista Roberto Mancini lo schierò in mezzo al campo: “La prima partita che ho fatto con Mancini in tournée in Cina contro il Milan mi ha fatto giocare mezzala e non sapevo dove andare”.

 

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