Caos Var sotto accusa: ecco che cosa cambia in campo

Caos Var sotto accusa: nessuno si fida più di uno strumento che doveva tutelare le squadre.  Polemica feroce da parte delle società: ecco cosa cambia

Gianluca Rocchi, designatore degli arbitri e var
Gianluca Rocchi, designatore degli arbitri [credit: profilo ufficiale Twitter AIA]
Gli episodi dell’ultima giornata di campionato mettono sotto accusa il Var. Le società non sono per nulla contente dell’uso e non fanno nulla per nasconderlo. Il designatore degli arbitri, Gianluca Rocchi, è intervenuto sull’argomento a “Radio Anch’io Sport” su RadioUno.

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Il caos Var

Il caos Var si è materializzato definitivamente nell’ultima giornata di campionato che ha visto episodi simili, avvenuti in area di rigore, per rilevanza arbitrale. Gli episodi sono quelli che riguardano le partite d’InterJuventus e RomaNapoli. Nella partita di San Siro il fatto sotto accusa è stato il fallo da rigore commesso da Dumfries su Alex Sadro che inizialmente l’arbitro non vede ma poi sollecitato dal Var va a rivederlo e lo assegna. Invece, quello dell’Olimpico è Vina che atterra Anguissa dopo una contesa aerea e andando ad impattare sul tendine d’achille del centrocampista del Napoli. In questo caso il rigore non è stato dato e il Var non è intervenuto. Situazioni simili ma con giudizi differenti. Questo ha fatto infuriare, e non poco, gli ambienti e si richiede chiarezza e uniformità di giudizio.

Le parole di Rocchi

In mezzo a tutto questo caos è intervenuto per fare chiarezza il designatore Rocchi. AI microfoni di RadioUno ha detto inizialmente che gli arbitri hanno arbitrato bene comportandosi ottimamente. Se stiamo assistendo a delle belle partite è anche merito degli arbitri, aggiunge. Alla domanda se è un problema di comunicazione arbitro-Var dice che il Var ha portato tanti benefici, ad esempio, il fuorigioco è completamente sparito dagli errori e quindi è un meccanismo ancora da oliare. Sottolinea che il Var in futuro sarà diverso e che avrà tanto sviluppo ma deve decidere solamente chi è in campo. In chiusura parla anche delle quattro espulsioni degli allenatori dicendo che angli arbitri quest’anno è stato chiesto di essere educati ma anche intransigenti e lo sono stati.

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