Lorenzo Amoruso torna a essere protagonista del gossip italiano insieme alla compagna Manila Nazzaro, attualmente concorrente del GF Vip. L’ex calciatore, però, ha deciso di rompere il silenzio su una sofferenza che lo riguarda. Ecco di cosa si tratta.
Nel corso degli anni Lorenzo Amoruso e Manila Nazzaro hanno sempre cercato di proteggere la loro vita privata dai riflettori attenti del gossip italiano, anche dopo la partecipazione al programma di Temptation Island qui dove la coppia ha messo alla prova la propria quotidianità in un momento di stallo della relazione in attesa di prendere delle decisioni molto importati che li riguardavano in prima persona.
L’esperienza fatta a Temptation Island, comunque sia, ha permesso loro di presentarsi a una fetta importante di pubblico televisivo che nei mesi successivi ha sofferto insieme alla coppia quando Manila Nazzaro, ospite di Verissimo, ha deciso di rompere il silenzio e parlare così del proprio dramma legato alla perdita del bimbo che lei e Lorenzo Amoruso stavano aspettando.
Un dolore del quale, quasi un anno dopo, l’ex calciatore ha deciso di raccontare al magazine di cronaca rosa Oggi.
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Lorenzo Amoruso “Ne ho sofferto molto” | Il dolore dell’ex calciatore
A parlare di uno dei momento più difficili della vita della coppia di Temptation Island, questa volta, proprio Lorenzo Amoruso quasi un anno dopo la confessione fatta da Manila Nazzaro.
In particolar modo, l’ex calciatore alle pagine di Oggi circa il dramma personale condiviso insieme alla compagna ha dichiarato: “Ne ho sofferto molto, in questi casi si parla poco del dolore degli uomini. Ricordo ancora quando alle 7 del mattino mi è arrivato il suo messaggio con la foto del test di gravidanza positivo. Volavo a dieci metri da terra, poi tre mesi dopo, la mazzata”.
Lorenzo Amoruso ha poi concluso così il suo piccolo sfogo: “Non si percepiva più il battito del bimbo. Una volta fuori dall’ambulatorio siamo saliti in auto e sono scoppiato in un pianto come non facevo dalla morte di mio padre. Per giorni non ho parlato con nessuno, mi sono isolato. Credo che una coltellata mi avrebbe fatto meno male”.