A Barcellona è stato il giorno della conferenza di presentazione del nuovo allenatore Xavi: ecco le dichiarazioni della leggenda blaugrana.
In casa Barcellona si è deciso di dare una svolta dopo l’esonero di Ronald Koeman: il presidente Laporta ha scelto di riportare a casa una leggenda del club come Xavi. Oggi è stato il giorno della presentazione del neotecnico blaugrana, che ha toccato temi importanti parlando delle sue idee di gioco, di quello che rappresenta il Barcellona nel mondo e degli acquisti che bisognerà fare per migliorare il livello della squadra.
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Il neoallenatore Xavi ha ammesso di essere molto emozionato per il suo ritorno nel posto dove tutto è iniziato e dove ha scritto la storia come calciatore. Il suo Barcellona è stato una delle squadre più forti della storia del calcio e il suo obiettivo è riportarla lì dove merita di stare. Adesso la squadra blaugrana sta vivendo un periodo difficile sia sul piano sportivo che su quello economico, ma il Barcellona è il migliore club del mondo e l’unico obiettivo deve essere quello di vincere. Chi gioca e chi lavora per un club simile deve dare tutto sia sul piano del lavoro che su quello del rispetto, come base per tornare a competere ai massimi livelli.
Oltre ai risultati che stentano ad arrivare, il Barcellona sta vivendo un periodo nero dal punto di vista degli infortuni. Infatti nell’ultima partita pareggiata per 3-3 contro il Celta Vigo, che ha rimontato i tre gol di svantaggio, sono andati k.o. anche Ansu Fati, Eric Garcia e Nicolàs Gonzalez. Questi si aggiungono alla lunga lista di infortunati che comprende anche giocatori del calibro di Piqué, Aguero, Dembelé e Pedri. Ci sarebbero stati anche dei momenti di tensione tra i giocatori e lo staff medico, ritenuto responsabile dei tantissimi stop. Xavi si è detto molto preoccupato per questo aspetto, ha ribadito la necessità di stabilire delle regole nello spogliatoio per portare ordine e far rendere tutti al meglio.
Il primo aspetto sul quale Xavi sembra intenzionato a lavorare è quello mentale. Giocare nel Barcellona è difficile e troppi calciatori stanno sentendo la pressione senza rendere come dovrebbero. Bisogna remare tutti nella stessa direzione e lavorare tanto per ottenere i risultati, ma il progetto è a medio-lungo termine e ci sarà il tempo per farlo. La sua squadra deve lasciare in campo l’anima, giocare ad alta intensità recuperando palla nella metà campo avversaria, in pieno stile Barcellona.
Xavi non si è voluto sbilanciare sul mercato, ma ha ammesso che bisognerà cogliere le opportunità per migliorare la rosa. Su Dembelé punta tanto, potenzialmente lo considera il migliore nel suo ruolo, ma deve pretendere di più da sé stesso e lavorare sodo per dimostrarlo.
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