UFFICIALE – Rangnick è il nuovo allenatore del Manchester United

Il Manchester United attraverso un comunicato ufficiale ha annunciato Ralf Rangnick come nuovo allenatore: ecco i dettagli della trattativa.

Ralf Rangnick, nuovo allenatore del Manchester United (credit: Getty Images)
Ralf Rangnick, nuovo allenatore del Manchester United (credit: Getty Images)

Dopo l’esonero di Solskjaer dalla panchina dei Red Devils, ecco arrivare l’ufficialità del nuovo allenatore del Manchester United: Ralf Rangnick. L’ex allenatore e direttore sportivo del RB Lispsia, arriva per risollevare le sorti di una squadra zeppa di campioni ma con grandissime difficoltà di gioco. Mentre in Champions League il Manchester United ha già conquistato il pass per gli ottavi di finale, in Premier League occupa un modestissimo ottavo posto in classifica, a -12 dal Chelsea capolista. Proprio nell’ultimo turno contro la squadra di Tuchel, lo United è riuscito a strappare un punto per il rotto della cuffia facendosi però dominare per tutto l’incontro. Rangnick dovrà innanzitutto dare un’identità precisa a una squadra che vanta giocatori del calibro di Cristiano Ronaldo, Bruno Fernandes, Pogba e De Gea, per riportarla ai vertici del calcio inglese ed europeo.

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Man United, i dettagli dell’incarico e le parole di Rangnick

Ralf Rangnick sarà l’allenatore ad interim del Manchester United fino alla fine della stagione. Al termine dell’annata, il manager tedesco rimarrà nel club dei Red Devils almeno altri due anni per svolgere un ruolo di consulenza. Il direttore sportivo Murtough ha spiegato come Rangnick fosse il candidato numero uno del Manchester United come manager ad interim, esprimendo tutta la sua soddisfazione per l’accordo raggiunto. Sono arrivate anche le prime parole del neo tecnico tedesco, che ha dichiarato: “Sono entusiasta di unirmi al Manchester United e sono concentrato per rendere questa stagione di successo per il club. Tutti i miei sforzi per i prossimi sei mesi saranno volti ad aiutare i giocatori a realizzare il loro potenziale, sia individualmente che, soprattutto, come squadra. Oltre a ciò, non vedo l’ora di supportare gli obiettivi a lungo termine del club su base consulenziale“.

Rangnick e il Milan, un matrimonio mai celebrato

Pioli arriva sulla panchina del Milan a ottobre 2019 per sostituire l’esonerato Giampaolo. Il suo approdo non viene visto bene dai più che lo considerano un allenatore da squadra di metà classifica. Inoltre i risultati non arrivano e, già prima che iniziasse il 2020, si inizia a parlare del fatto che Rangnick sarebbe stato bloccato da Elliott e Gazidis come allenatore per la stagione successiva. La rivoluzione era pronta a partire: out Boban, Maldini apparso più volte contrariato in pubblico e Ibrahimovic non sarebbe mai arrivato. Poi c’è il lockdown e la ripresa del campionato, in cui il Milan in dodici partite ottiene 9 vittorie e 3 pareggi, vincendo ben tre big match contro Roma, Lazio e Juve. A quel punto la dirigenza è a un bivio, e alla fine decide di far saltare l’arrivo ormai certo di Rangnick per dare continuità a un progetto che era già iniziato.