Premier League in ginocchio a causa Covid

La situazione Covid in Inghilterra costringe la Premier League al rinvio della maggior parte delle partite della giornata 18.

Premier League - credits: Getty Images. Sportmeteoweek
Premier League – credits: Getty Images. Sportmeteoweek

La Premier League è in totale emergenza e vive uno dei weekend più duri da quando si è ricominciato a giocare. Sei partite su dieci sono infatti quelle rinviate a causa Covid19 in Inghilterra questo weekend. Il record di 42 infezioni da Covid19 tra personale e giocatori della scorsa settimana, ha indotto la Premier a indire uno stop precauzionale.

Le partite rinviate sono state:

Manchester United – Brighton
Aston Villa – Burnley
Southampton – Brentford
Watford – Crystal Palace
West Ham – Norwich
Everton – Leicester City

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Le partite regolarmente in programma

L’unica partita che si è giocata ieri è stata quella tra Leeds United e Arsenal, match dove i Gunners si sono imposti per 4-1, con i gol di Martinelli (doppietta), Saka e Smith-Rowe, che hanno reso inutile il rigore trasformato da Raphinha.

Gli altri tre match in programma si giocheranno oggi e saranno i seguenti:

Newcastle United – Manchester City
Wolverhampton – Chelsea
Tottenham – Liverpool

Pareri discordanti e una ripianificazione complicata

Tra i manager del campionato inglese sale la preoccupazione. L’ex centrocampista del Liverpool, attuale allenatore dell’Aston Villa, Steven Gerrard, spera in maggiore chiarezza dopo l’incontro in programma il prossimo lunedì, per discutere appunto della situazione, che vede molte domande senza risposta.

L’allenatore del Brentford, Thomas Frank, pensa che l’unica soluzione per fermare questa serie di contagi sia proprio quella di fermare per qualche settimana la Premier, mentre non è dello stesso avviso Jurgen Klopp, che non vede lo stop risolutivo per la situazione corrente. Il calendario della Premier è già fittissimo, tanto che il Tottenham rischia l’esclusione dalla Conference League per l’impossibilità di ripianificare la partita che ha saltato per covid, e dunque andare a ripianificare tutte le partite che si andrebbero a saltare con lo stop sarebbe veramente complicatissimo.

Il problema principale in Inghilterra sembra in ogni caso essere la percentuale di giocatori vaccinati contro il covid, molto più bassa rispetto agli altri campionati europei. A tal proposito, sempre Jurgen Klopp ha espresso il suo parere in conferenza stampa, dicendo che sicuramente l’essere vaccinato o meno, influirà sulla possibilità di un giocatore di essere ingaggiato o meno dai Reds: “se un giocatore non è vaccinato è una minaccia costante per tutti noi” ha espresso l’allenatore del Liverpool. Dopo l’incontro di lunedì sapremo come evolverà la situazione in Inghilterra.