Milan, Theo Hernández: “Stiamo discutendo sul rinnovo”

Il difensore del Milan, Theo Hernández si racconta a The Athletic: “Grazie a Maldini, oggi sono il giocatore che sono”

Theo Hernández, difensore del Milan (Credit Foto Getty Images)Theo Hernández, difensore del Milan (Credit Foto Getty Images)

Theo Hernández, arrivato al Milan nel 2019 dal Real Madrid, comprato sotto la gestione Elliott, si è rivelato un giocatore fondamentale per la formazione di Stefano Pioli. Un terzino sinistro, veloce, potente e con il vizio del gol, il classe 1997 è pronto per il big match contro la Juventus, domenica sera allo stadio San Siro. Intervistato da The Athletic si racconta e conferma di essere a buon punto sul rinnovo del contratto con la società rossonera. 

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Hernández: “Sono molto contento al Milan”

Al sito Web sportivo, il difensore francese dichiara: “Sono molto contento al Milan, stiamo discutendo sul rinnovo e le cose procedono molto bene”. Theo è affezionato al Milan fin da bambino, da quando vide giocare l’ex capitano e attuale dirigente Paolo Maldini: “Da piccolo lo guardavo giocare. Ho un rapporto molto stretto con lui: dalla prima volta in cui ci siamo visti ad Ibiza ha messo subito in chiaro le cose dicendomi che ero un giocatore molto forte ma che avrei dovuto lavorare duro tutti i giorni. Grazie a ciò, oggi sono il giocatore che sono. Continuo a parlare tutti i giorni con Paolo”.

Un’altra figura importante nella crescita del ragazzo è l’allenatore Pioli: “Ho avuto tanti allenatori bravi, ma quello che mi ha cambiato la vita come uomo e come calciatore è Pioli“. Dal primo momento in cui il 24enne arrivato a Milanello, il tecnico ha cercato di trasmettere al numero 19 la consapevolezza delle qualità che possiede per tirare fuori tutte le sue potenzialità: “È grazie a questo che sto giocando in questo modo ora”.

Infine a Hernández viene chiesto di parlare del suo compagno di squadra Rafael Leão: “Leão? Sono io il giocatore più veloce…. Rafael è una scheggia ma il primo posto è mio, senza dubbi. Noi due ci capiamo molto bene perché lui gioca in un modo diverso rispetto agli altri e crea spazi per me”.

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