L’ex tecnico del Chelsea ha parlato delle sanzioni inflitte dal governo britannico al club Chelsea. I provvedimenti arrivano a causa dell’invasione russa in Ucraina, per sanzionare l’ex patron Abramovich
Sulle sanzioni che hanno limitato le azioni del Chelsea è intervenuto un ex allenatore dei Blues che in due anni riuscì a portare a Londra una FA Cup e una Premier League.
La vendita del Chelsea è stata sospesa a causa delle sanzioni annunciate dal governo britannico contro il proprietario russo Roman Abramovich. L’ex patron dei Blues, a causa dell’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, aveva preso la decisone di vendere il club londinese. L’oligarca russo aveva affidato ad una banca di New York il compito di trovare acquirenti per un affare da circa 3 miliardi di sterline.
Oltre alla vendita del club, il governo britannico ha deciso di sospendere la vendita dei biglietti e attività di marketing tra cui la vendita di biglietti per Stamford Bridge che sarà accessibile solo per gli abbonati. Inoltre anche il mercato, sia in entrata che in uscita, ha subito un blocco.
Il Chelsea si trova ad affrontare così una situazione drammatica. I prossimi messi saranno durissimi. Come se non bastasse, dopo la decisione del governo britannico, piano piano anche gli sponsor si tirano indietro. È il caso della compagnia telefonica 3 che ha annunciato il proprio disimpegno.
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Conte: “Non è semplice per tutto l’ambiente Blues”
Ieri durante la conferenza stampa in vista della partita di sabato tra Tottenham e Manchester United, l’allenatore degli Spurs, Antonio Conte ha parlato delle sanzioni che hanno colpito la sua ex squadra che allenò nel biennio 2016-2018.
“Sinceramente l’ho appreso da poco perché questa mattina avevamo allenamento. Non è una situazione semplice ed è davvero un peccato. Sono stato allenatore del Chelsea e mi sono divertito per due stagioni, ho vinto due trofei e ho lavorato per questo club, il Chelsea”.
Un pensiero sulla situazione va a tutto l’ambiente blues: “È un peccato leggere queste cose. Non è semplice per i giocatori e per Thomas Tuchel, per i tifosi e per tutto l’ambiente Blues. Io spero che questo conflitto tra Russia e Ucraina possa finire e possa tornare la pace perché sarebbe troppo importante”.
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Infine l’allenatore conclude: “Ci sono tante conseguenze legate a questo conflitto e non è giusto. Auguro il meglio a questo club perché, ripeto ci ho lavorato e ho trascorso due anni bellissimi. Sono rimasto sempre molto legato ai club in cui ho lavorato in passato e non posso che sperare nel meglio per essi”.