UFFICIALE – E’ morto Mino Raiola, aveva 54 anni

Una notizia tristissima arriva dall’ospedale San Raffaele di Milano: Mino Raiola si è spento all’età di 54 anni a causa di una malattia.

Arriva l’ufficialità che nessuno voleva sentire, Mino Raiola è morto all’età di 54 anni. A darne il triste annuncio tramite un comunicato via Twitter la famiglia del procuratore.

 

Mino Raiola [Credit: ANSA] - Meteoweek
Mino Raiola [Credit: ANSA] – Meteoweek

Mino Raiola ci ha lasciati. Una notizia triste che va ad ingrigire il week end calcistico non solo italiano ma europeo.

Il procuratore nato a Nocera il 4 novembre del 1967 era malato da tempo e stava combattendo contro una malattia non ancora resa nota in maniera ufficiale. Nelle ultime settimane le sue condizioni erano peggiorate al punto che solo due giorni fa era stata resa nota una prima notizia di una sua dipartita poi smentita dai familiari tramite i social dello stesso procuratore.

Raiola lascia una moglie e due figli che facevano parte della sua vita privatissima vita, sempre tenuta lontana da tutti i riflettori che invece circondavano la sua professione.

Raiola ha rivoluzionato il ruolo del procuratore sportivo modificando del tutto la visione e l’approccio che le società riservavano a queste figure che prima del suo approdo nel mondo del pallone erano solo di contorno.

Una serie infinita di campioni a cui si sono poi andate a sommare cifre che nessuno aveva visto prima, soprattutto associate a un procuratore.

Un uomo in grado di fare a pieno l’interesse dei propri assistiti anche a costo di discutere aspramente con società e giornalisti oltre che tifosi ed esperti del settore a cui non sempre le sue trovate andavano a genio.

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Mino Raiola: il re dei procuratori

Sin dalle sue primissime operazioni condotte tra Olanda e Italia (Raiola era nato qui ma cresciuto in terra olandese), il procuratore di Nocera aveva mostrato una incredibile capacità di trattare.

Il comunicato della famiglia [Credit: Twitter e ANSA] - Meteoweek
Il comunicato della famiglia [Credit: Twitter e ANSA] – Meteoweek
Dopo Bergkamp portato dall’Ajax all’Inter (l’operazione che a detta di molti ha lanciato Raiola nel grande calcio), sono arrivate tantissime altre operazioni svolte non solo nel nostro calcio che hanno avuto come comune denominatore le cifre da capogiro.

De Ligt, Pogba, Haaland e Donnarumma sono solo alcuni dei nomi più recentemente mossi da Raiola che sembrava destinato a un’altra estate da protagonista con il trasferimento del talento norvegese del Dortmund ma non solo.

Il rapporto che però più di tutti aveva lasciato il segno era quello con Ibrahimovic.

Tra l’attaccante svedese e il procuratore italo-olandese era nato un affetto quasi fraterno con Ibra che deve molto al suo agente che fu in grado di portarlo dall’Ajax alla Juve facendolo emergere nel calcio che conta.

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Un uomo dai mille contrasti, amato ed odiato, rispettato e mal visto, uno dei quelli che, comunque la si veda, ha lasciato un segno indelebile nel mondo del calcio.