Questa sera alle 21:00 si disputerà la finale di Conference League tra Roma e Feyenoord a Tirana. L’allenatore del club olandese ha rivelato che la squadra è preparata per scendere in campo al meglio.

La finale di Conference League vedrà come protagoniste la Roma e il Feyenoord. che scenderanno in campo all’Arena Kombetare di Tirana.

 

Alle 21:00 il fischio di inizio nella finale tra Roma e Feyenoord: ambe squadre vorranno alzare il trofeo nella finale di Tirana. Il tecnico della squadra olandese ha parlato ai microfoni di come la squadra sta preparando la sfida.

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Roma-Feyenoord, gli olandesi pronti per la finale di Tirana

L’allenatore olandese Arne Slot ha parlato di come la sua squadra si sta preparando alla finale di Tirana contro la Roma.

Slot ha parlato della squadra di Mou, svelando le aspettative del gioco giallorosso: “Il Feyenoord deve fare un gioco di posizionamento, la Roma cercherà di tirare dalla distanza. Bisogna tenere conto di questa situazione. Abbiamo già vissuto esperienze simili in campionato, oggi ci sarà più tensione e nervosismo, bisognerà giocare come tutto l’anno e prendere in conto il gioco avversario”.

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Il tecnico olandese pensa di sapere come scendere in campo i giallorossi e dunque di poter controllare la gara: “La Roma ha una grande tradizione. Sappiamo cosa aspettarci, ma non si sa mai. A volte gli allenatori hanno assi nella manica, se dovesse sorprenderci ho detto che abbiamo disputato 55 partite, sarebbe una sorpresa se dovesse inventarsi qualcosa che non abbiamo ancora visto”.

Ciò che conta maggiormente per Slot è il non cambiare identità per la partita. La squadra dovrà restare se stessa, solo in quel caso si potrà cercare di disputare una partita ottimale. “Dobbiamo restare noi stessi. In una finale è importante non fare errori”. Ha inoltre suonato la carica per motivare i suoi: “Bisogna dare il massimo, anche perché c’è solo un’occasione, una sola partita. Abbiamo preparato molto bene questa gara, conosciamo la forza della Roma. Sappiamo cosa dobbiamo fare in campo, almeno lo spero. E se non diamo il massimo, potrebbe non bastarci”.