Il direttore tecnico del Milan Paolo Maldini ha rilasciato delle dichiarazioni dopo la vittoria dello scudetto.
Domenica scorsa il Milan si è proclamato campione d’Italia dopo la vittoria sul campo del Sassuolo. Da quel momento la Milano rossonera è esplosa in festa: Maldini ha parlato del sogno realizzato, ma anche del futuro milanista.
Il Milan è tornato a vincere lo scudetto dopo un digiuno durato undici anni. La vittoria al Mapei Stadium ha regalato a Pioli e ai giocatori un titoli a lungo bramato. Tuttavia, per i rossoneri è già arrivato il momento di pensare al futuro e al mercato, soprattutto dopo il cambio di proprietà.
Maldini: “Io e Massara in scadenza, nessuno ci ha chiamato”
Il direttore tecnico del Milan ha dichiarato che saranno mesi di transizione per il cambio di proprietà e che per questo motivo non si ha la disponibilità economica per pensare ad un salto di qualità. Un’altra questione da risolvere è il suo rinnovo contrattuale e quello di Massara: “Siamo in scadenza e non abbiamo rinnovato. Devo dire che per il nostro percorso e per ciò che è successo in passato anche durante il periodo di crisi con Rangnick, trovo poco rispettoso il fatto che a oggi l’amministratore delegato ed Elliott non si siano neanche seduti a parlare con noi. Dico solo a parlare. Perché loro potrebbero anche dirci “il vostro lavoro non è stato abbastanza buono per continuare”. O può essere che io dica “la vostra strategia non mi piace”. Come ho detto a suo tempo a me piace essere una sorta di garanzia per il milanista. Io non sono la persona giusta per fare un progetto che non ha un’idea vincente. Non potrei mai farlo. La realtà è che la proprietà non si è mai seduta al tavolo e questa cosa non va bene”.
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Maldini si è successivamente soffermato sulla continuità di Pioli, indicandolo come un componente importante. Secondo il direttore tecnico rossonero se il Milan vuole fare il salto tecnico anche in Europa deve puntare ad un rinnovamento, altrimenti rimarrebbe nel limbo tra le sei o sette squadre in Italia per tentare di rivincere lo scudetto e qualificarsi in Europa. Per questo movimento è importante capire quale strategia attuare per il futuro.
Su Ibrahimovic: “Ho parlato con lui lunedì e ci siamo dati appuntamento tra una quindicina di giorni. Non vedo problemi nel trovare un accordo. Giocando così poco non è certamente a suo agio. Vedremo cosa succederà nelle prossime due settimane. Tutto sarà fatto per il bene suo e del Milan. Da ciò che ho capito la sua intenzione è quella di andare avanti”.